L’Arabia Saudita è ancora lontana (ma non troppo), così Immobile chiama due giocatori per svoltare il calciomercato (a rilento) della Lazio.
I ritmi di Claudio Lotito sono molto differenti da quelli della Lazio. Sarri ha chiesto a gran voce dei rinforzi prima ancora che finisse il campionato, e con esso l’esperienza pluriennale di Igli Tare nella Roma sotto le ali protettive dell’Aquila, il factotum biancoceleste per decenni.
Si vede la sua assenza sotto questo punto di vista, come si nota la mancanza di un direttore sportivo. Che fra l’altro c’è, ma è ancora in pectore a conferma dei ritmi (da andamento lento) di Lotito rispetto a quelli (rock) di un club che è reduce da una stagione spaziale che la riporterà nell’Europa che conta.
Lotito un direttore sportivo ce l’ha, in teoria: è Angelo Fabiani, l’erede di Igli Tare. L’ex direttore sportivo della Salernitana è arrivato lo scorso anno alla Lazio con dei compiti legati maggiormente alla Lazio Primavera. , ma è stato promosso dal presidente biancoceleste.
Di necessità, virtù
Il problema di fondo è che Fabiani si sta di due squadre, della Primavera così come sulle uscite. E chi pensa a trovare l’erede di Milinkovic Savic e, soprattutto, a quelle entrate che necessita una squadra che vuole continuare a fare un campionato di livello, con la Champions League da affrontare?
All’inizio della sessione di calciomercato Sarri si stava dividendo tra calcio giocato e calciomercato. Ora lo sta facendo niente meno che Ciro Immobile. Il che, a pensarci bene è una buona notizia per i tifosi capitolini dal momento che l’attaccante biancoceleste è stato oggetto di due faraoniche offerte arabe: una dell’Al-Shabab, l’altra dell’Al-Wahda. Se Immobile sta facendo una sorta di direttore sportivo vuol dire che non sta pensando ad andar via, certamente un vantaggio per la Lazio. Ma la domanda risorge spontanea: chi compra la Lazio?
Immobile, secondo i ben informati e il Messaggero, dopo l’ennesimo confronto sotto le Tre Cime di Lavaredo con Maurizio Sarri sulle strategie di calciomercato da intraprendere avrebbe telefonato sia a Ricci sia a Berardi. Più fattibile il centrocampista del Torino, che da Juric sta benissimo ma gode della fiducia incondizionata di Sarri, che lo considera il prototipo del play desiderato, molto più dello svizzero Djibril Sow. Per arrivare a Mimmo Berardi servono soldi, un’autentica impresa: Carnevali è stato chiaro, non parte per una cifra inferiore ai 20 milioni di euro, Lotito attualmente è lontano da quel prezzo. Magari con una telefonata di un amico, la trattativa potrebbe decollare. Lo spera Maurizio Sarri, lo sperano i tifosi.