Un uomo di 47 anni è in prognosi riservata dopo essersi scontrato alla guida di un monopattino con un’automobile.
L’incidente è avvenuto venerdì scorso a Tivoli, in provincia di Roma, precisamente attorno alle ore 18.300 in Largo Saragat. Il 47enne di Casal Madama guidava un monopattino elettrico e si è scontrato con una Golf Volkswagen guidata da un coetaneo di Pistoiano.
Al momento sono al vaglio degli inquirenti la ricostruzione della dinamica dell’incidente e le cause. La Polizia Locale di Tivoli è intervenuta sul luogo dell’incidente per effettuare i rilievi del caso. Oggi l’uomo sul monopattino è ricoverato all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli dove è stato trasportato d’urgenza per le ferite riportate alla testa che lo fanno rimanere ancora in prognosi riservata. La situazione è dunque molto delicata.
Monopattini elettrici, la polemica continua
La questione dell’incidente a Tivoli tra un’automobile e un monopattino riaccende l’annosa questione legata all’utilizzo di questi ultimi come estremamente pericoloso. Al momento il Governo lavora alla ricerca di una soluzione. Il Ministro dei trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini ha specificato come a breve ci sarà una strutta su quelle che sono le regole del Codice della Strada. Biciclette e monopattini elettrici saranno obbligati a stipulare un’assicurazione, a mette targa, frecce e casco obbligatori proprio per evitare episodi drammatici.
L’Ancma sembra però contraria a queste decisioni che potrebbero di fatto solo scoraggiare all’utilizzo di biciclette sia per gli italiani che per gli stranieri: “Maggiore sicurezza si ottiene con misure strutturali mentre l’Italia è l’unico paese in Europa a introdurre assicurazione, targo, casa e frecce. L’Italia ha un grande potenziale di attrazione cicloturistica, un mercato che cresce, ed è uno dei primi produttori di biciclette nell’eurozona, ma per come è stata annunciata questa riforma sembra più contro la diffusione delle bici che a favore della sicurezza“.
La polemica dunque continua da una parte e dall’altra con la sensazione che ne sentiremo ancora parlare a lungo e senza una soluzione facile da trovare. Vedremo cosa dirà la politica e quale risultato si potrà ottenere da eventuali nuove riforme come quelle su citate che potrebbero migliorare o complicare l’attuale situazione.