In attesa del decreto Affitti del Governo Meloni, una nuova sentenza della Corte di Cassazione cambia tutte le regole.
Sentenza storica della Corte di Cassazione in materia di affitti: da ora in poi cambia davvero tutto per proprietari e inquilini. Vediamo insieme tutti i dettagli.
L’argomento affitti è un tema caldo da mesi. A Milano diversi studenti universitari si sono addirittura accampati nelle tende per protestare contro canoni ritenuti eccessivi e ingiusti. Nel capoluogo lombardo si può arrivare a pagare anche 600 euro al mese per un posto letto. Il Governo non può fissare un tetto massimo ma può assicurarsi che tutto venga fatto nel rispetto delle leggi. Nel frattempo i giudici della Corte di Cassazione hanno emesso una sentenza storica che cambia tutto sia per i proprietari sia per gli inquilini.
Affitti: ecco cosa cambia
Quando si parla di affitti molto spesso ci si imbatte in contratti poco chiari e mai registrati, proprietari che chiedono soldi in nero, inquilini morosi. Per fortuna una recente sentenza della Corte di Cassazione mette fine a tutto questo.
I giudici della Corte di Cassazione hanno stabilito, una volta e per tutte, che nel caso in cui proprietario e inquilino firmino due contratti ma uno solo venga registrato all’Agenzia delle Entrate, solo quest’ultimo avrà valore. Molto spesso, infatti, per pagare meno tasse, nel contratto registrato si fissa un canone mensile ma poi, nell’altro contratto non registrato, si stabilisce una cifra più alta che l’inquilino pagherà in nero. Da oggi non sarà più possibile in quanto se l’inquilino non pagherà la parte pattuita in nero, il proprietario non potrà rivalersi contro di lui e non potrà procedere con lo sfratto.
Ma le novità non finiscono qui: molto presto arriverà un Decreto per regolare gli affitti brevi. Fenomeno in forte espansione ma su cui vige molta confusione e pochi controlli. Tanto è vero che il mondo degli affitti brevi sta creando parecchi problemi a hotel e bed&breakfast i quali da mesi premono per un intervento da parte del Governo. Il nuovo decreto affitti dovrebbe stabilire le seguenti regole:
- obbligo di affittare per minimo due notti;
- compilazione obbligatoria di un registro per chi ospita;
- incentivi per gli affitti brevi in quei piccoli borghi in cui non sono presenti alberghi;
- obbligo per i proprietari di fissare un Codice identificativo nazionale per ogni immobile a uso abitativo messo in affitto ai turisti: chi non lo farà riceverà una multa di 5mila euro;
- per chi affitta più di 4 appartamenti, scatterà l’obbligo di presentazione della Scia, cioè la segnalazione certificata di inizio attività;
- infine, ultima importante novità per i proprietari, il nuovo decreto Affitti dovrebbe prevedere la possibilità di estendere la cedolare secca anche sugli affitti degli immobili non di tipo residenziale.