Volete affittare una stanza singola a Roma? Potrebbe essere il vostro peggior sbaglio: il prezzo è esorbitante.
Molte persone cominciano a traslocare in questo periodo. Vorrebbero andare in una nuova casa il prima possibile, così da non avere il pensiero di farlo durante i mesi invernali. Ed effettivamente è una buona idea. Grazie alle ferie estive sembra tutto molto più facile e sembra non ci sia nulla di cui preoccuparsi. L’unico problema è cercare una casa con un affitto moderato e che non sia troppo alto. Per ora sembra che sia quasi impossibile.
Negli ultimi tempi gli affitti in Italia hanno avuto un rialzo assurdo. Nessuna abitazione può essere affittata ad un costo normale ormai, e tutto quanto ha un prezzo più che elevato. L’inflazione ha portato il nostro Paese ad affrontare delle dure conseguenze e purtroppo non tutti gli italiani riescono a sopportarle. Molti di noi potrebbero rinunciare alla possibilità di affittare una casa. Ma quali sono le città più care?
Affitti in aumento in tutta Italia, il costo medio è altissimo: impossibile affittare a Roma
I dati ci dicono che la città di Milano è in assoluto la più cara che ci sia in Italia. I fuori sede sono costretti a pagare una media di 626 euro per una stanza singola. Di seguito vediamo Bologna, che con i suoi 482 euro a stanza ottiene il secondo posto in questa classifica. E poi troviamo Roma che si colloca con una media di 463 euro: non è cambiato nulla dal 2022. Questi dati sconcertanti ci fanno capire che affittare una casa nel 2023 è più un’impresa che una soddisfazione.
La classifica va avanti con Bari, Brescia, Palermo, Latina, Trieste, Modena, Messina e Catania. Le percentuali di rincaro maggiore sono aumentate tra il 50 e il 75% nel corso di un solo anno, il che significa che la media di una stanza è di 350 euro. Una cifra assurda e che non si vedeva da tantissimo tempo. Per fortuna i dati sembra che si stabilizzino nelle città più visitate d’Italia, quelle che abbiamo citato in precedenza.
A Milano il rincaro è aumentato solo del 36%, a Bologna del 33% e a Roma del 7%. Diversamente dalle altre città non hanno avuto dei rialzi troppo “aggressivi”, ma non si può dire neanche che sia una situazione favorevole. Gli italiani hanno vissuto momenti migliori di questo: ne siamo certi.