La depressione può essere considerata una condizione paralizzante per chi ne soffre, a prescindere dall’età. Ma come la vede la legge?
Possiamo dire che uno dei mali del nostro secolo, oltre al cancro, è anche la depressione. Si tratta di uno stato patologico davvero molto complicato e delicato che getta le persone in una condizione di vita non proprio semplice. Per fortuna, però, oggi la depressione è stata riconosciuta ed esistono dei modi per uscirne fuori.
Tuttavia, sembrerà assurdo, eppure è cosi, ma a soffrire di più sono soprattutto i giovani e i giovanissimi. Ovviamente, di una situazione del genere ne ha la responsabilità il mondo in cui viviamo, la società differente rispetto a quella passata ed altri fattori ancora. Ma la legge come interpreta lo stato depressivo?
La depressione è una giusta causa per continuare ad avere il mantenimento dai propri genitori?
Chi ha deciso di dare una risposta concreta a questa situazione è stata la sentenza numero 23133/2023 della Corte di Cassazione. Il caso preso in considerazione è quello di un figlio adulto che presenta una situazione psichica davvero molto delicata: praticamente soffre di depressione.
A quanto pare, secondo la Corte di Cassazione la depressione non è una forma di handicap che mette il genitore in condizione di mantenere il figlio adulto. Questo perché la depressione non comporta una mancanza di capacità di lavorare. Al contrario, chi può chiedere un mantenimento al proprio genitore, anche se adulto, è colui che presenta una forma di handicap.
Tra l’altro, a sostegno della tesi presentata da parte della Corte di Cassazione ci sarebbe il fatto che il giovane, vicino ai 30 anni, avrebbe trovato lavoro per due mesi per poi decidere di licenziarsi. Questo sicuramente è un fattore che fa capire come lo stesso abbia tutte le facoltà psico-fisiche per accedere al mondo del lavoro.
Secondo la Corte di Cassazione, l’obbligo di mantenimento di un figlio adulto smette totalmente di esistere dopo che quest’ultimo abbia ricevuto una formazione adeguata che gli permetta di avere tutte le carte in tavola per cercare un lavoro. Nel caso del figlio adulto affetto da depressione, costui può chiedere aiuto economico ai sussidi sociali.
Inoltre, ha anche il diritto di ricevere gli alimenti da parte del genitore, inferiori, però, alla cifra del mantenimento completo. Infine, è bene precisare che bisogna anche analizzare lo stato depressivo della persona e l’impegno attuato dallo stesso nel cercare un lavoro che sia confacente con le sue condizione psichiche e fisiche.