I buoni fruttiferi sono uno strumento di risparmio efficace e poco rischioso. Vediamo insieme come massimizzare i profitti.
Spesso sottovalutati poiché ritenuti poco redditizi, in realtà con i giusti trucchi si può trarre il massimo vantaggio dai buoni fruttiferi postali. Vediamo insieme cosa bisogna fare.
I buoni fruttiferi postali vivono periodi di luce e di ombra. Vengono certamente oscurati da metodi di investimento più proficui ma tornano alla ribalta quando le oscillazioni del mercato spaventano. Sui buoni fruttiferi, infatti, si può sempre contare: sono un metodo per mettere da parte i risparmi guadagnandoci anche qualcosa ma senza rischiare troppo. E a noi italiani, si sa, il rischio non piace.
Ci sono diversi tipi di buoni fruttiferi. Per sottoscrivere questo tipo di investimento basta recarsi in un qualsiasi ufficio postale. Se, invece, si ha già un conto presso Poste italiane si può anche fare tutto tramite l’App. I buoni fruttiferi si distinguono, soprattutto, in base alla durata: breve, media o lunga. I primi sono sicuramente quelli a minor rischio ma le soluzioni a lungo termine possono offrire rendimenti davvero interessanti.
Come ottenere il massimo dai buoni fruttiferi
Come visto i buoni fruttiferi sono da sempre uno dei tipi di investimenti più scelti in Italia proprio in virtù della bassa percentuale di rischio. Vediamo, però, anche come trarre il massimo beneficio da questa opportunità.
Tra i buoni fruttiferi più redditizi c’è il Buono Fruttifero 3×4 emesso dalla Cassa depositi e prestiti e distribuito da Poste Italiane. Si tratta di un investimento che scade dopo 12 anni. Certamente si può anche decidere di ritirare il proprio denaro in anticipo ma solo dopo i primi 3 anni si avrà diritto a riscuotere gli interessi maturati. Nel caso in cui si decida di chiedere il rimborso prima si avrà diritto soltanto al rimborso del capitale ma senza gli interessi.
Gli interessi fanno un “salto” ogni 3 anni: dopo 3 anni saranno dell’1,25%, dopo 6 anni saranno dell’1,75%, dopo 9 anni saranno del 2,25% e dopo 12 anni del 2,75%. Se una persona decidesse di ritirare tutto il capitale, ad esempio, dopo 4 anni avrà comunque l’1,25% di interessi perché non è ancora arrivata al gradino successivo e così funziona per ogni step intermedio. Bisogna precisare che il rendimento è lordo e dunque è necessario sottrarre la tassazione del 12,50%, a cui potrebbe aggiungersi anche l’imposta di bollo del 0,2%.
Questo buono fruttifero può essere intestato fino a 4 persone ed è sottoscrivibile per importi da 50 euro e multipli fino a 1.000.000 di euro. Ma ora veniamo alla parte pratica: quanto si può ricavare con questo tipo di investimento? Le cifre sono piuttosto interessanti. Infatti investendo 10.000 euro, dopo 3 anni avremo maturato 379,71 euro di interessi, dopo 6 anni gli interessi saranno pari a 1.092,02 euro e dopo 9 anni saranno saliti a 2.217,15 euro. Se, invece, lasciassimo lì il nostro denaro per 12 anni, alla fine gli interessi saranno pari a 3,366,86 euro e noi riscuoteremo ben 13.366,86 euro.