Sono moltissimi gli italiani che, nel corso delle prossime settimane, si troveranno a dover rendere l’importo ricevuto con la Carta Acquisti. Il motivo
La Carta Acquisti “Dedicata a te”, ha portato una boccata d’ossigeno a milioni di italiani. L’importo una tantum erogato in questo periodo consentirà infatti di effettuare acquisti di generi alimentari e di prima necessità, andando di fatto a coprire questo periodo estivo e sostenendo coloro che, per effetto di quanto stabilito dal governo Meloni, tra luglio e agosto hanno smesso di ricevere il Reddito di Cittadinanza.
La Carta Acquisti ha generato un dibattito piuttosto acceso in merito ai requisiti per poterla ottenere e alle esclusioni: infatti se da un lato è vero che la card viene distribuita automaticamente dai comuni ai beneficiari, non tutti possono riceverla.
Carta Acquisti, chi dovrà restituire l’intera somma a settembre
Per poter accedere al bonus è necessario che l’Isee sia inferiore a 15mila euro e che il nucleo familiare sia composto da almeno tre cittadini italiani; in questo caso verranno erogati, caricati sulla tessera, 382,50 euro. In questo periodo sembra che una percentuale di persone che hanno ricevuto la carta acquisti dovranno entro breve restituirla. Cerchiamo di capire il motivo.
Stando alle informazioni circolanti, potrebbero essere stati commessi alcuni possibili errori. Nella fattispecie la card potrebbe essere stata consegnata anche a chi sta ancora ricevendo il RdC. Questa agevolazione però non è compatibile con quel sussidio pertanto qualora venissero accertati casi simili il percettore del reddito di cittadinanza si troverebbe nella situazione di dover rimborsare la carta acquisti. Ricordiamo che la consegna viene effettuata dalle Poste mentre Inps e Comuni effettuano i vari controlli e verifiche per stabilire quali siano i cittadini destinatari.
Sono poi i comuni a segnalarlo alla cerchia di cittadini interessati. Questo beneficio però prevede l’esclusione di coloro che ricevono già forme di aiuto o di sostegno al reddito. Se venissero accertati casi simili entro pochi mesi l’Agenzia delle Entrate potrebbe reclamare la restituzione dell’importo erogato erroneamente.
Chi non può ricevere il bonus di 382,50 euro
Indicativamente tali controlli potrebbero avvenire tra i mesi di settembre e ottobre e molte famiglie potrebbero essere coinvolte. Il problema emergerebbe qualora l’importo sia già stato speso. Meglio dunque mettere le mani avanti: qualora si venga contattati per ricevere la carta acquisti, se si sta ricevendo ancora il RdC il consiglio è quello di non attivare la card o, in ogni caso, di non spendere i soldi in essa caricati. Ecco di seguito chi non può riceverla: oltre a chi percepisce il RdC vi sono anche i percettori di reddito di inclusione, di Naspi e Dis Coll, di cassa integrazione guadagni-CIG, di indennità di mobilità, di fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito. Single e coppie inoltre non la possono ricevere.