Documenti e bollette, questi vanno conservati per un minimo di 5 anni: quali sono

Hai la casa piena di documenti e bollette? Non gettarli, alcuni vanno conservati per 5 anni. Ecco quali sono.

Le nostre case sono piene di documenti cartacei: dagli scontrini per gli acquisti fatti con il POS fino agli atti notarili per l’acquisto della casa. Lo Stato italiano ha un apparato burocratico enorme e farraginoso, impossibile, a volte, da decifrare per noi comuni cittadini. Ci troviamo impelagati, spesso, in situazioni in cui la semplice richiesta di un documento, ad una pubblica amministrazione, diventa un un “caso” e la produzione di carta che ne deriva è enorme! Ma cosa ci dobbiamo fare con tutti questi documenti?

Non gettare i documenti cartacei vanno conservati
Alcuni documenti cartacei vanno conservato almeno 5 anni-Roma.news.it

Con l’avvento della tecnologia si sta provando, molto faticosamente in verità, a eliminare tutta questa documentazione cartacea ma le difficoltà sono molte: a cominciare da quella dei fondi che servirebbero per informatizzare tutto, alla difficoltà, di un grande strato della popolazione, ad accedere all’alfabetizzazione informatica. Consideriamo poi che tutto l’apparato burocratico è basato su leggi che risalgono allo Statuto Albertino oppure al Codice Civile del 1942 quindi i documenti sono considerati soprattutto cartacei. Insomma dovremo ancora convivere sicuramente per parecchio tempo con i documenti di “carta”.

Quali sono i documenti che dobbiamo conservare almeno per 5 anni.

I documenti che dobbiamo conservare in casa sono veramente molti: le bollette, le multe, gli atti notarili ma anche certi scontrini fiscali e il diploma, la laurea. Ogni tipo di documento, a seconda del tipo e da chi è stato emesso ha un certo tempo di conservazione. Ci sono per esempio le fatture dei professionisti di cui ci siamo serviti che vanno tenute per un anno ma gli atti notarili, per esempio, dobbiamo averli per tutta la vita e anche oltre visto che, se è un atto d’acquisto di una casa, andrà in eredità e anche in quel caso servirà la documentazione cartacea. Quindi, per la burocrazia italiana, neanche la morte cancella il dovere di conservare i documenti!

Alcuni documenti cartacei vanno conservati per 5 anni come l'IMU e le bollette
I documenti cartacei delle utenze domestiche vanno conservati per 5 anni-roma.news.it

Tra tutti quelli che conserviamo ce ne sono alcuni che ci interessano di più perché li abbiamo sempre tra le mani. Questi documenti devono essere conservati per almeno 5 anni, sono tutte le fatture e gli scontrini che sono necessari per le detrazioni fiscali: parcelle di professionisti e artigiani, spese mediche e veterinarie, fatture per l’acquisto di ausili medicali. Documenti che dovranno essere presentati quando facciamo la dichiarazione dei redditi per usufruire delle detrazioni.

Oltre a questi siamo obbligati a conservare anche: CUD, bollette delle utenze di gas, luce, telefono e acqua, ricevute degli affitti pagati, spese di amministrazione condominiale, pagamenti delle rate del mutuo, ricevute dell’IMU e dell’ICI sempre per 5 anni. Se per caso smarrissimo questi documenti, c’è un modo per ottenere una copia, almeno per la maggior parte. Si può fare la richiesta al Pubblico registro o al Catasto e in linea generale all’Agenzia delle Entrate che ha un registro dove si possono trovare i nostri documenti più importanti.

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