Esiste un palazzo estremamente accattivante chiamato “palazzo dei mostri”, che ha addirittura ispirato un capolavoro della letteratura.
La maggior parte degli artisti e degli scrittori solitamente si ispira a dei luoghi, a delle persone in particolare o come in questo caso ad un palazzo per avere la famosa ispirazione. Il famoso scrittore americano Stephen King, per esempio, è riuscito a vendere più di 500 milioni di copie, e molti suoi capolavori sono diventati anche dei film di successo diretti da Stanley Kubrick o da Brian De Palma.
Tuttavia, in uno dei suoi romanzi si parla di una città chiamata Derry, nella quale c’è un famoso palazzo gotico, cupo e circondato da una recinzione di ferro. In realtà, lo scrittore si è ispirato proprio al palazzo in cui è nato, quindi le caratteristiche dell’antico edificio scritte nel romanzo sono reali.
Si tratta di un caratteristico e misterioso palazzo situato tra Piazza Trinità dei Monti e la via Sistina a Roma. Per la precisione, è conosciuto con il termine “dei mostri” perché sul suo portone è stata scolpita un’enorme bocca spalancata, con un naso pauroso, delle guance tipiche di un essere mostruoso e degli occhi che ipnotizzano chiunque. In più, alle due estremità laterali ci sono due finestre, che completano l’opera inconsueta. Tuttavia, questo strano palazzo fu costruito da Federico Zuccari nel lontano 1592, con l’obiettivo di regalare alla città di Roma un edificio unico al mondo. Inoltre, al suo interno è possibile trovare una meravigliosa serie di sale, piene di decorazioni artistiche e di opere antiche. Pertanto, uno dei sogni più grandi che aveva Federico Zuccari prima di morire nel 1609, era quello di trasformare il palazzo in una residenza per gli artisti.
Purtroppo, il suo desiderio più importante non fu realizzato, poiché gli eredi decisero di vendere tutto ad una persona chiamata Toscanella. Quest’ultimo apportò delle modifiche importanti allo storico palazzo, come ad esempio l’aumento delle dimensioni e la costruzione di altri due piani. Successivamente, nel 1702, il grande edificio fu affittato alla regina della Polonia, la quale apportò altre modifiche al prospetto, aggiungendo anche 6 colonne. In più, riuscirono a trasformarlo in un centro culturale e a farlo diventare uno dei simboli della cultura romana del ‘700. Quindi, in quell’epoca il grande sogno del fondatore del palazzo fu realizzato, cioè il sogno di trasformare il palazzo in una casa per gli artisti. Infatti, al suo interno vi abitarono anche molti pittori, che dipinsero alcune loro opere più famose.
Nei secoli successivi arrivarono una serie di nuovi proprietari, che continuarono a modificare e a migliorare l’intera struttura. Ciò che sorprende di più è il fatto che l’edificio sia rimasto legato agli artisti nel corso dei secoli, proprio come avrebbe voluto Federico Zuccari. Infatti, persino il grande Gabriele D’Annunzio frequentò il famoso palazzo dei mostri, e quando scrisse il romanzo “Il Piacere”, nel 1905, si ispirò proprio alle sale che osservò al suo interno.
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