Uno dei personaggi più noti della nostra storia è situato all’interno di un celebre monumento romano. In pochi sanno dove si trova.
Le vie della capitale sono sempre in grado di offrire una passeggiata fra ricordi storici e strutture architettoniche di altissimo prestigio. In esse vi sono conservati diversi reperti necessari alla ricostruzione degli eventi derivanti dal passato, i quali, come documenti scritti, mettono in chiaro gli avvenimenti di un tempo andato e che ha forgiato le basi per la civilizzazione odierna.
Fra essi, ce n’è uno che è poco conosciuto e che si trova all’interno di un notissimo monumento romano. Si tratta di un personaggio molto noto nel nostro paese e che ha combattuto proprio per creare un’identità patriottica che fosse sentita in tutto lo stivale italiano. Stiamo parlando di Goffredo Mameli, le cui spoglie risiedono a Roma, anche se non tutti sono a conoscenza di questo fatto.
Più precisamente, sono situate sul colle del Gianicolo, luogo molto affascinante e che conserva, oltre alle mura della capitale, una veduta su essa del tutto impressionante. In tale luogo vennero combattute diverse battaglie da parte delle milizie della Repubblica Romana, le quali tentarono di tutto per poter togliere il potere clericale sulla città durante la metà del diciannovesimo secolo. In effetti, qui fu luogo di battaglia di esse, in difesa della Repubblica, contro l’esercito francese, chiamato da Pio IX per poter mantenere il suo potere su tutta la capitale.
Le spoglie di Goffredo Mameli
In questo contesto, l’eroica difesa delle mura romane è rimembrata da parte dei diversi memoriali nati al Gianicolo dopo l’Unità d’Italia, avvenuta il 17 marzo del 1861. Fra questi, spiccano le spoglie di un personaggio che ha fatto la storia di quell’imponente impresa, che ha visto scontrarsi il potere clericale contro quello laico.
Sono quelle del poeta e patriottico nostrano Goffredo Mameli dei Mannelli, e si trovano all’interno del Mausoleo Garibaldino, un altare eretto per volontà di Garibaldi, in memoria di chi è morto in guerra per difendere Roma. Nella parte posteriore ci sono delle scale che, scendendole, portano direttamente verso il sepolcro, dove ci sono le spoglie di chi è caduto in guerra.
In effetti, il poeta, noto per essere l’autore delle parole che fanno parte del nostro attuale inno d’Italia, è morto in seguito a delle ferite riportate durante la nota battaglia del Vascello, proprio per poter difendere l’appena nata, quanto breve (9 febbraio 1849 – 4 luglio 1949), Repubblica Romana, il 6 luglio del 1849. Il giovane Mameli morì all’età di 21 anni, divenendo uno dei personaggi di maggior spicco del Risorgimento nostrano; viene ricordato anche al Verano, dove è situato un monumento funebre in suo onore.
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