L’inganno che si nota in questa chiesa ha sorpreso tutti i suoi visitatori. Un colpo d’occhio spettacolare, ma con una sorpresa impensabile
La capitale è da sempre preda di turisti vogliosi di assaporare le opere d’arte che possiede e di vivere dei momenti indimenticabili di fronte a esse. Questa città ha visto operare al suo interno degli illustri personaggi del passato, i quali non hanno eguali al mondo per il talento che possedevano e per come riuscivano ad esprimerlo. Ingaggiati dai diversi papi che si sono susseguiti nel tempo, hanno dato sfogo a tutta la meraviglia che la loro immaginazione riusciva a mettere in piedi, specie all’interno dei luoghi di culto cristiani.
Proprio per questo motivo, le chiese, le cattedrali e gran parte delle strutture architettoniche fatte costruire dalla Santa Sede posseggono al loro interno diversi patrimoni culturali di altissimo valore. Fra questi, ve n’è uno che proprio ha ingannato chiunque l’abbia visto, data la sua particolarità e l’effetto che riesce a creare. Chiunque l’abbia notato è rimasto in estasi di fronte a cotanto ingegno, specie perché propone delle caratteristiche che sembrano create a computer, ma nell’anno della sua produzione tali strumenti tecnologici non esistevano affatto.
Parliamo degli affreschi presenti all’interno della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, i quali sono stati dipinti in una maniera del tutto innovativa. In effetti, era il lontano 1681 quando l’artista gesuita Andrea Pozzo venne chiamato a Roma da parte del generale della Congregazione, Gian Paolo Oliva, per poter compiere delle opere che ancora oggi lasciano affascinati tutti i visitatori. Al pittore e architetto vennero commissionate diverse opere, che lo tennero nella capitale per un ventennio circa.
Una visione ingannevole
Fra i tanti affreschi effettuati da parte di Andrea Pozzo a Roma, ce n’è uno che lascia sgomento ogni visitatore che lo guarda. Si tratta dell’Apoteosi di Ignazio, presente all’interno della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola. In quel lavoro, l’artista era riuscito a perfezionare la sua tecnica sulla prospettiva, la quale creava un effetto ottico simile a quello che gli odierni computer effettuano nella produzione dei disegni in 3d.
Quest’opera è divenuta l’emblema dello stile Barocco romano, presentata nel soffitto della navata della chiesa con tanto di angeli e santi a fare da protagonisti in questo straordinario affresco. La chiesa che contiene questo capolavoro è da definirsi come una tappa immancabile nell’itinerario che passa per Roma, visto che è un posto parecchio suggestivo e spettacolare.
Questa chiesa è stata fondata da parte del cardinale Ludovico Ludovisi, il quale fece porre la prima pietra dei lavori nel lontano 1626. Sorse sopra l’antica chiesa dell’Annunziata, la quale era divenuta una struttura troppo piccola per via del grande afflusso derivante dagli studenti del Collegio Romano che vi risiedeva. Fu dedicata a Sant’Ignazio di Loyola, per onorare la nascita della Compagnia di Gesù da esso fondata.