Caso Lukaku, sconfitta a Verona, Mourinho furioso. Oltre i danni, la beffa: non c’è pace per i giallorossi in questo scorcio di stagione.
Sabato, il dì di festa di leopardiana memoria si trasforma in un incubo per la Roma di Josè Mourinho. Doveva essere il giorno di Lukaku, anche perché è stato Big Rom stesso, dal Belgio, ad auto-annunciarsi, intercettato a Bloom, un quartiere di Bruxelles, dove era ad assistere a una partita del figlio con l’Anderlecht. “Sono un po’ nervoso, ma domani (domenica, ndr) vado a Roma per firmare”.
In realtà la trattativa con il Chelsea c’è ma non è ancora chiusa: i Blues hanno aperto sì alla cessione a titolo temporaneo, solo per l’amicizia del presidente Todd Bohely con i Friedkin, ma c’è il nodo ingaggio da sciogliere: Big Rom percepisce quasi 11 milioni di euro netti, la Roma può arrivare a sette, i Blues non vogliono metterci un centesimo.
Mourinho aspetta buone nuove da Londra, dove è rimasto solo Tiago Pinto a trattare, ma deve anche attendere per il primo squillo della Roma in campionato. Dopo il 2-2 con la Salernitana, ecco la pesante sconfitta di Verona contro l’Hellas, al termine di un match sottotono da parte dei giallorossi, colpiti da Duda in apertura e da Ngonge in pieno recupero del primo tempo. Inutile la prima gioia personale di Aouar.
Maledetta sfortuna: sconfitta e ansia per gli infortuni
Roma non all’altezza della situazione, a sprazzi, ma anche sfortunata, colpisce due legni prima di inchinarsi agli scaligeri dell’ex Baroni, una delle squadre a punteggio pieno dopo due giornate di Serie A. I giallorossi ne hanno appena uno, conquistato per di più in rimonta all’Olimpico contro la Salernitana.
Il reparto difensivo, anziché fiore all’occhiello di Mourinho, sta mostrando pericolosi lati oscuri, come con la Salernitana sui gol di Candreva, così al Bentegodi sui gol di Duda (regalo di Rui Patricio) e Ngonge (un contropiede agevolato da un’inedita linea alta). Mourinho (ancora out per squalifica) non può sorridere anche perché arriva la tegola infortuni: Le condizioni di Zalewski sono tutte da valutare dopo il ko causato da bruttissimo scontro di gioco con Duda, che ha costretto il polacco a essere sostituito da Karsdorp.
Chi preoccupa è il solito Dybala, già malconcio per un infortunio muscolare patito nel pre-season a Tolosa. La Joya argentina ha giocato fino al 68’ al Bentegodi poi è uscito per infortunio dopo essersi toccato la gamba e aver chiesto il cambio (spazio a Solbakken) per un fastidio all’adduttore. Condizioni da valutare, difficile immaginarlo ad oggi in campo all’Olimpico contro il Milan. Non c’è proprio pace per Mourinho.