In Puglia è stata avviata la protesta contro il caro scontrini: tutto costa troppo. Cosa hanno fatto i turisti per ribellarsi?
Ora sono arrivate le ferie per tutti, per cui è arrivato il momento di farsi una bella vacanza estiva. Chiunque sente il bisogno di svagarsi in giro per i posti più importanti d’Italia, e finché i soldi ci sono non c’è nulla di male.
Purtroppo i prezzi sono aumentati ovunque, ma la situazione è gestibile fintanto che i prodotti non vengono a costare troppo. Il problema è che in Puglia non è così. I turisti si stanno lamentando proprio di questo.
Un caffè, una bottiglia d’acqua o un cornetto hanno dei costi altissimi. Questi sono soltanto tre di tutti gli esempi che possono essere fatti in questo periodo. I luoghi più importanti della Puglia, che dovrebbero attirare i turisti, non sono più affascinanti come prima. A scatenare la “fuga dei turisti” sono stati proprio gli scontrini, che a causa del caro vita registrano costi esorbitanti. Si tratta di cifre assurde per tutti i prodotti in vendita.
Caro scontrini, a cosa è dovuto e qual è la soluzione: se ne sta lamentando chiunque
Questa situazione è dovuta al rincaro che sta colpendo l’Italia di recente. Costringe i titolari dei punti vendita ad alzare drasticamente i prezzi dei loro prodotti, vendendoli a dei costi molto più alti. La protesta dei turisti contro il caro scontrini è dovuta proprio all’innalzamento dei prezzi. Però non tutti condividono la stessa opinione. Molti sostengono che alcuni punti vendita sono più che accessibili.
Un esempio è un bar di Bari che ha voluto combattere il sovrapprezzo delle materie prime. Un caffè e un cappuccino costano 0,70 centesimi, un prezzo che al momento non può essere visto da nessuna parte. Il titolare sostiene che, con una vendita giornaliera di 300 caffè, è possibile sostenere i costi fissi delle materie prime. Bisogna lavorare di più, ma in questo modo i clienti non vengono persi e il locale acquisisce certamente più valore.
Ma la situazione non è uguale per tutti. Non avere la possibilità di sostenere i costi delle materie prime, come sta succedendo in Puglia, si fa sentire parecchio. Altri scontrini cari sono stati visti anche Venezia e a Milano. Parliamo di mete considerate molto costose per quanto riguarda i prodotti venduti da bar e ristoranti.