Patate tossiche: fai attenzione a questo segnale, così le riconosci subito

Se ami le patate e le consumi spesso, c’è un dettaglio a cui devi prestare molta attenzione poiché indica che sono tossiche.

Ottime bollite da consumare con un filo di olio extravergine d’oliva a crudo e un po’ di prezzemolo o preparate in forno così che diventino croccanti e saporite, le patate sono estremamente versatili e sono un ingrediente che in cucina non può di certo mancare. Se anche voi le acquistate e le consumate spesso, ecco un dettaglio che non vi può sfuggire.

Patate tossiche, come riconoscerle
Patate tossiche, come riconoscerle: stai attento (roma-news.it)

Le patate in cucina sono estremamente versatili. Se cotte e schiacciate possono essere usate per preparare degli ottimi gnocchi, oppure si può cucinare un rosti perfetto per accompagnare un secondo piatto di carne. E che dire di pasta e patate, primo piatto tipico della cucina del Sud Italia di cui è impossibile non innamorarsi? Insomma, sono davvero speciali. Ecco però come potete capire se sono tossiche: c’è un segnale specifico.

Patate tossiche, occhio a questo inconfondibile segnale

Quando si acquista un sacchetto di patate, è necessario conservarlo in un luogo asciutto ma soprattutto buio, al riparo della luce: in questo modo dureranno più a lungo. A un certo punto, però, anche se messe al buio germoglieranno: in questa fase nel tubero aumentano le quantità di solanina, una sostanza che in piccole quantità è del tutto innocua se non addirittura benefica. Quando la patata diventa verde o germoglia, però, la solanina aumenta: ecco cosa c’è da sapere.

Patate tossiche, come riconoscerle
Patate tossiche, come riconoscerle: stai attento (roma-news.it)

Pur rimanendo basso il rischio di intossicazione da solanina mediante il consumo di patate germogliate, di fatto questo dipende sia dalla quantità che se ne è consumata, sia dalla concentrazione di alcaloidi presenti in quelle specifiche patate. Onde evitare problemi, è utile osservare se le patate che stiamo per mangiare hanno dei germogli: se sono piccoli e pochi la si può consumare con tranquillità, ma se sono tanti e più lunghi di 1 centimetro è meglio evitare.

Un altro segnale da tenere sotto controllo è il colore verde: se la patata presenta delle diffuse aree di questo tipo è meglio non consumarla. Lo stesso vale se ha un sapore particolarmente amaro, segno di qualcosa che non va. In ogni caso, se consumate sempre patate sane e senza germogli, evitate le bucce e non riutilizzate mai l’acqua in cui sono state bollite correrete davvero pochi rischi: non sbaglierete più.

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