Il Governo ha optato per una nuova decisione. La sanità potrebbe risentirne negativamente. Occorre prepararsi al peggio.
La vita è fatta di priorità, ovvero tutte quelle cosa che dovrebbero essere al primo posto, o quanto meno avere un’importanza rilevante. Non tutti sono in grado di comprendere quale siano le vere priorità della vita. Molto spesso si tende a dare importanza a questioni e faccende frivole, non comprendendo il vero valore di ciò che conta davvero. In un mondo in cui si pensa solo al profitto, si tende a sottovalutare troppo la salute. Il proprio benessere fisico e mentale dovrebbe essere a cuore più di altro.
Tuttavia la società moderna pensa sempre e troppo al lavoro, al guadagno, all’accumulare denaro. Stress, alimentazione poco sana, vita sedentaria e disordinata non sono certo un toccasana per l’organismo. Purtroppo, però, prima o poi bisogna fare i conti con le conseguenze dei propri gesti. E forse solo ad un certo punto si comprende quali siano le priorità e quanto la salute conti davvero.
L’uomo è artefice del proprio destino ed è il solo “proprietario” della sua salute. Un bene tanto prezioso e che va preservato sempre. Tuttavia oltre alla responsabilità su sé stessi dei singoli individui, in cui Paese civile e moderno, dovrebbe esserci un Governo che pensa alla salute pubblica. Una macchina politica che mette al primo posto il benessere dei cittadini, che ne faccia la sua priorità. E in Italia si può dire che questo avvenga?
Sanità in peggioramento: la decisione del Governo
L’Italia è uno dei Paesi in cui sono impiegati professionisti qualificati, ed in grado di solvere alla perfezione il lavoro. I cervelli, dunque, non mancano certo, anche se talvolta sono costretti a scappare all’estero. Ciò che manca nel nostro Paese è un sistema sanitario che provveda seriamente al prossimo. Mancanza di strutture adeguate, ospedali con organico non completo, costretti a chiamare i medici a gettoni, pazienti che devono attendere mesi per una tac.
Gli italiani meriterebbero una sanità migliore. Una sanità in cui gli operatori del settore possano lavorare nel migliore dei modi, senza ansie e senza la mancanza di strumentazione. Dunque come dichiarato dallo stesso Ministro della Sanità, Orazio Schillaci, “occorrono 3-4 miliardi di euro da destinare agli incentivi per il personale”. “Dobbiamo liberarci da paletti e tetti di spesa vari imposti da una vecchia visione ragionieristica del settore sanitario”. Tuttavia le idee di Schillaci dovranno fare i conti con il Tesoro, preoccupato per l’aumento delle spese, e con l’Ue, che ha imposto che la spesa complessiva italiana del 2024 non dovrà superare l’1,3 %.
Orazio Schillaci aveva chiesto 4 miliardi di euro, ma gliene sono stati concessi solo 2,5-5. Dunque dovremmo prepararci ad una sanità sempre peggiore, poichè Schillaci potrebbe essere costretto a fare dei tagli all’interno del suo Ministero, pur di racimolare la somma e giungere ai famosi 4 miliardi.