Calcolare l’ISEE in pochi minuti, gratuitamente e in autonomia, non è una missione impossibile. Vediamo come si fa
Se non volete rivolgervi a CAAF e patronati per richiedere l’ISEE, allora potere agire da soli a casa. Ogni anno le famiglie italiane calcolano l’ISEE per accedere a bonus e agevolazioni fiscali. L’Indicatore della Situazione Economia Equivalente indica per l’appunto la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare.
Il suo valore garantisce o meno l’accesso a diverse prestazioni e serve per definire il loro importo. Un esempio è l’Assegno Unico per i figli a carico, la misura che prevede l’erogazione di cifre differenti proprio in base alla fascia ISEE di appartenenza.
Per calcolare l’ISEE si possono seguite varie strade. Si può chiedere aiuto al commercialista oppure rivolgersi ai CAAF e ai Patronati. Questa soluzione non prevede un costo ma solamente fino a quando le risorse stanziate dallo Stato sono a disposizione. Da giugno in poi, solitamente, si deve pagare per ottenere l’Indicatore. Parliamo di importi tra i 10 e i 25 euro a meno che il Decreto Lavoro stanzi altri fondi. L’alternativa gratuita è calcolare l’ISEE in autonomia e in pochi minuti. Vediamo come fare.
Come procedere al calcolo dell’ISEE in autonomia e gratis in pochi minuti
Per calcolare da soli l’ISEE si deve accedere al portale dell’INPS e trovare la Dichiarazione Sostitutiva Unica precompilata (si entra solo con credenziali digitali ossia SPID, Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi). Poi si dovrà cliccare su “Inizia la compilazione” per visualizzare il documento.
Nella DSU precompilata sono presenti alcune informazioni già in possesso dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale come i dati anagrafici del richiedente e dei componenti del nucleo familiare, i dati reddituali, il patrimonio immobiliare e mobiliare (saldi e giacenze, Libretti, Buoni, investimenti…), il canone di locazione per chi ha casa in affitto, i membri con disabilità, i trattamenti assistenziali, previdenziali, indennitari erogati dall’INPS esenti ai fini IRPEF.
Il contribuente dovrà verificare tutte queste informazioni e aggiungere eventuali dati mancanti (come le targhe delle macchine di proprietà) oppure correggere dati sbagliati. Una volta compilata correttamente la DSU, l’INPS inoltrerà la dichiarazione precompilata all’Agenzia delle Entrate. L’ente verificherà la correttezza di quanto inviato e riferirà l’esito all’INPS che restituirà al contribuente l’ISEE.
Una volta a conoscenza del valore si potrà sapere quali Bonus richiedere e quali importi ottenere. Ricordiamo che l’ISEE ha la validità di un anno solare, da gennaio a dicembre. Significa che chi calcolerà l’Indicatore oggi, a gennaio 2024 dovrà procedere con un nuovo calcolo per non perdere le agevolazioni.