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Rapporto Ecomafia 2023, brutta pubblicità per la Città Eterna: la classifica fa infuriare i cittadini

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Michelangelo Loriga

Roma imbarazzata dal  rapporto sull’Ecomafia 2023. I dati sono allarmanti e i cittadini non ne possono assolutamente più.

Alla fine, le vittime di questa situazione sono sempre gli abitanti, dato che subiscono diversi danni salutari e altri derivanti da un disservizio dilagante. Ma i fautori di questa situazione sembrano non avere a cuore i romani, mentre sono incentrati solamente sui propri tornaconti personali. I dati sono più che preoccupanti per la capitale d’Italia, ma anche altre città dello stivale non sembrano passarsela bene affatto.

Rapporto ecomafia scioccante (Ansa) – Roma-News.it

Ricordiamo che il nostro paese è uno dei più inquinati d’Europa, secondo i dati riportati da parte di quifinanza.it. In questo, a preoccupare sono le emissioni di polveri sottili, al di sopra, (e di molto) dei livelli che l’OMS raccomanda. Ma ci sono tanti altri settori che preoccupano i cittadini italiani, ossia quelli in cui navigano le Ecomafie. Nel rapporto che indica i dati relativi a queste ultime, si parla di circa 30mila reati ambientali nel nostro paese, di cui 2.642 sono avvenuti proprio nella regione di cui fa parte la Città Eterna.

Ma davanti a lei si collocano la Sicilia, con 2.905 casi, la Puglia, con 3.045, e, prima fra tutte, la Campania, con 4.020 reati ambientali. Nel Lazio sono state denunciate ben 2.183 persone per tali atti criminali, mentre 29 sono state arrestate. In questo caso, la regione si posiziona al secondo posto, con il Piemonte che si piazza al primo con ben 32 arresti.

Roma capitale delle Ecomafie

Per quanto riguarda il numero di reati ambientali avvenuti nelle province, Roma si colloca al primo posto in Italia. Fra le prime venti si è posizionata anche un’altra provincia laziale, ossia Latina, che con i suoi 485 procedimenti penali si è piazzata al sedicesimo posto.

Rifiuti tossici e cemento imbarazzano la capitale – roma-News.it

Una vera pubblicità negativa per la capitale d’Italia e i suoi dintorni, da come afferma il rapporto sulle Ecomafie effettuato da parte di Legambiente. Inoltre, fra il primo agosto del 2022 e il trenta aprile del 2023, l’associazione ha anche censito ben 58 richieste per atti di corruzione legati a delle tematiche di tipo ambientale.

Oltre alle istituzioni, anche i cittadini non ne possono più di questa situazione, dato che sono i primi a soffrire di tale scempio. In aggiunta allo smog, quindi, che a Roma è totalmente fuori controllo, i settori maggiormente colpiti da parte degli ecomafiosi sono quelli che vanno a colpire la fauna del territorio e quelli legati al ciclo dei rifiuti e del cemento.

Michelangelo Loriga

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