Roma e altre 5 città italiane in forte disavanzo: cosa significa e perché ti deve preoccupare

Molte città italiane stanno soffrendo per via di una brutta situazione: non è da sottovalutare. Cosa sta succedendo?

Tenere d’occhio le tasse e gli interessi dell’Italia serve anche a capire la situazione economica delle regioni. Non tutte godono degli stessi benefici, ed altre ancora sembra che si trovino in una situazione critica. Infatti l’inflazione non ha colpito soltanto tutti i cittadini italiani, ma anche la maggior parte delle regioni. Difatti il bilancio che è stato fatto su questi territori non è per niente positivo: i dati sono preoccupanti.

Quali sono le città italiane più indebitate
Napoli rientra nella lista delle città più indebitate – Roma-News.it

Le spese da tenere in considerazione a livello nazionale sono diverse. Le città metropolitane delle regioni a statuto speciale registrano tassi di crescita elevati. Basti vedere Messina, Palermo, Catania o Cagliari per esempio. Ma non dimentichiamoci di Milano, Venezia e Reggio Calabria. Queste informazioni ci fanno capire che la situazione economica in Italia non sta facendo altro che peggiorare. E come se non bastasse ci sono città in gravi condizioni: vediamo quali.

Città indebitate, il nuovo bilancio in Italia non è positivo: tra queste c’è anche Roma

Roma è quella con il bilancio più basso insieme a Bari, Catania, Firenze, Napoli, Palermo e Torino. Sono 1.103 i Comuni in totale che hanno riportato un aumento dei debiti molto grande. Il fenomeno si è diffuso anche nei Comuni più grandi, dove 11 enti con 250.000 abitanti almeno 7 di questi si trovano in disavanzo. Gli impegni relativi agli investimenti sono stati aumentati del 17%, e con essi i soldi necessari per la realizzazione di diversi progetti particolari.

Quali sono le città italiane più indebitate
Ecco le città italiane in forte disavanzo: vediamo che significa – Roma-News.it

Dal punto di vista dei conti pubblici degli enti locali la situazione non è drastica. La Corte dei Conti riferisce che il disavanzo è diminuito del 13%, mentre Roma registra un calo del 7,5% sulle entrate correnti. Anche i fondi del Pnrr sono diversi rispetto a prima, grazie anche alle entrate in conto capitale con un sobbalzo del 302%. Gli impegni in conto capitale crollano al -49,3%, diminuendo della metà. Nonostante i pro e i contro non è una situazione che va sottovalutata.

Per adesso questo è tutto ciò che si può sapere sulle città italiane, almeno a livello economico. I prossimi bilanci potrebbero essere diversi rispetto a quelli attuali, ma al momento non c’è modo di saperlo o di accertarlo. Sperare che la situazione migliori in fretta e furia non è possibile: bisognerà aspettare il momento giusto.

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