Polemica sul caro voli: la Ryanair si è fatta subito sentire. Ecco cosa ha fatto la compagnia low cost irlandese nel nostro paese
Al giorno d’oggi anche comprare un volo che qualche tempo fa era considerato low cost, sta diventando una vera e propria mission impossibile. Dettato soprattutto dai costi del carburante, che, come si fanno sentire pesantemente per la nostra automobile, si immagini quanto possa pesare ad esempio per le compagnie aeree. Infatti, i vacanzieri del periodo estivo hanno visto ritoccare sotto i loro occhi i costi dei voli oltre il 40% rispetto all’anno 2022.
Un costo considerevole, soprattutto se al seguito c’è una famiglia anche con bambini che pagano il prezzo pieno. E il Governo ha varato una nuova norma, chiamata appunto Decreto che mira a calmierare dei costi rispetto a dei voli in particolari aree del paese. E la risposta della compagnia aerea Ryanair non si è fatto di certo attendere, tuonando in maniera molto forte. Ha di fatti annunciato una nuova tratta. Ma da dove partirà, e perché si è alzato questo polverone?
Decreto voli: perché Ryanair si è infuriata
Nel pieno calore estivo è arrivata la norma sul caro voli nel nostro paese. Il Governo Meloni, infatti, ha messo a punto questa norma che tenderà a contenere i prezzi per le tratte aeree verso la Sicilia e verso la Sardegna. Tutto bene, penserete. E invece no. La compagnia aerea Ryanair non ha perso tempo nel farsi sentire. La compagnia, infatti, ha aumentato le sue basi logistiche nel paese ed ha annunciato appunto nuove importanti rotte.
La compagnia irlandese, infatti, vanta nel paese collegamenti che partono da Milano Malpensa e Bergamo, Roma, Napoli, Pisa, Torino, Venezia, tra le principali. E l’intento della compagnia è quella di ampliare le tratte di volo sul paese italiano. Eddie Wilson, CEO della Ryan, ha giudicato la norma illegale e sovietica, oltre che non in linea con quanto ci si aspetterebbe. Le minacce da parte della compagnia, non si sono fatte attende.
Cosa farà la compagnia?
Ryanair ha appena annunciato una nuova tratta, la Bologna – Alghero. Una tratta molto importante che porterà ancora più passeggeri nell’isola sarda. Almeno 30 voli settimanali, ma in virtù di questa nuova norma, il CEO minaccia di ridurre il numero di voli, in quanto la norma sarebbe fuorviante, dato che ha imporrebbe un tetto massimo di spesa per un biglietto aereo. Alla luce degli investimenti che la compagnia di Dublino sta facendo in Italia, non è stata vista di certo di buon occhio.
Si potrebbero vedere costretti a ridurre il numero di voli, e di conseguenza i passeggeri si troverebbero delle tariffe decisamente più elevate. La norma è stata dichiarata “ridicola”, tanto che la compagnia si è appellata all’Unione Europea che, per conto della Commissione di Bruxelles, ha subito chiesto chiarezza al Governo in merito. Sembra l’inizio di una battaglia, con al centro i passeggeri che attendono notizie su quale sarà il futuro del nuovo collegamento messo in piedi.