Si parte in treno o in aereo? Un dilemma che attanaglia i diversi viaggiatori alla ricerca del risparmio.
Un dubbio molto comune che riguarda spesso quei viaggiatori nella scelta del mezzo di trasporto per spostarsi. Si pensa che forse l’aereo sia maggiormente costoso e allora si opta per il comodo e tradizionale treno. Ma è veramente così? Uno studio stabilisce che i viaggi in treno in Europa risultano essere due volte più cari di quelli in aereo.
Maggiore è la sostenibilità del mezzo di trasporto, maggiore sarà il suo costo. Cerchiamo allora di comprendere cosa ha stabilito questa ricerca in merito a un dilemma che apparentemente potrebbe sembrare semplice – e la risposta sembrerebbe scontata – ma in effetti c’è qualcosa da precisare. I viaggi in treno risultano essere più cari di quelli in aereo con tratte che arrivano a costare 30 volte di più. Davvero impressionante.
Per andare da Roma a Parigi – in aereo – il biglietto potrebbe costare anche 29 euro. Se si decide di prendere il treno il biglietto parte da 73 euro fino a 200 euro. Una notevole differenza. La ricerca ha messo a confronto dei biglietti ferroviari e aerei in ben 112 destinazioni in Europa e considerando 9 diversi periodi di tempo. Nel 71% dei casi i voli risultavano essere più economici dei treni. Per quanto riguarda le destinazioni internazionali – le 15 prese in esame durante lo studio includono anche l’Italia – il treno è risultato essere più costoso dell’aereo in una proporzione significativa: ben due volte e mezzo.
L’Italia è stata posizionata al quinto posto in Europa tra le destinazioni con la maggiore differenza di costo tra il treno e l’aereo. Basti pensare a viaggi in treno come Roma – Vienna o Roma – Parigi. Il costo del treno è decisamente maggiore – addirittura 10 volte – rispetto all’aereo. La tratta Milano – Lussemburgo in aereo costa tre volte di meno rispetto al treno. Venezia – Colonia, costa 2.2 volte di più in treno che in aereo. Ma anche il Regno Unito e la Spagna confermano che un biglietto in treno è quattro volte superiore rispetto a quello dell’aereo. La Francia e il Belgio sono anche destinazioni molto care su “rotaie”, con una media di 2,6 maggiore rispetto all’aereo.
Una spiegazione possiamo darla circa questa eccessiva differenza di costo. È stato analizzato – dallo studio – ben il 79% di tratte aeree. Le compagnie aeree low cost effettuano delle strategie di prezzi per abbassare le tariffe, proponendo scali economici piuttosto che voli diretti più costosi. Ma anche il personale aereo gioca il suo ruolo nella tariffa del biglietto, con condizioni di lavoro ridotte ai minimi legali. C’è anche un discorso di tasse e imposte da considerare.
Va specificato che le compagnie aeree non pagano l’imposta sul cherosene e nemmeno l’IVA sui voli internazionali. Le Ferrovie – al contrario – devono pagare le imposte su energia, IVA e i pedaggi ferroviari. Ci si chiede allora come si potrebbero rendere meno costosi i viaggi in treno. Secondo Greenpeace – che è da sempre attento al clima, i suoi cambiamenti e le emissioni dannose – sarebbe opportuno fare una specifica richiesta ai Governi europei proponendo dei biglietti climatici.
Si tratta di biglietti economici, facili da usare, validi su tutti i mezzi di trasporto pubblico che riguardano una regione ma anche un Paese. Bisognerebbe anche – secondo Greenpeace – porre fine a quei sussidi dati alle compagnie aeree e anche agli aeroporti stessi, eliminando le esenzioni fiscali per il cherosene. Bisogna incentivare il treno, che risulta essere il mezzo di trasporto meno inquinante rispetto all’aereo. Ma soprattutto è giusto che le compagnie aeree rimborsino i danni climatici arrecati. Le emissioni gas serra degli aerei sono davvero preoccupanti.
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