A sorpresa il Governo Meloni ha detto sì alla tassa patrimoniale spiazzando tutti. Vediamo insieme chi dovrà pagarla.
L’Esecutivo di Centrodestra ha ceduto alla Sinistra di Nicola Fratoiani e ha dato il via libera alla tassa patrimoniale. In questo articolo vi spieghiamo chi dovrà pagare questa nuova imposta.
Se fino a oggi avevamo una certezza era che per il Centrodestra di Giorgia Meloni e Matteo Salvini la proprietà privata fosse sacra. Per anni si sono opposti con fermezza ad una tassa sul patrimonio. Cosa è cambiato negli ultimi mesi? Difficile dirlo. Ma quello che si può dire con certezza è che il Governo ha dato il via libera ad una tassa sul patrimonio. La proposta è arrivata da Nicola Fratoiani, leader della Sinistra Italiana che da anni batte su questo chiodo: tassare la proprietà privata. Dunque non ci stupisce la proposta dell’onorevole Fratoiani: quello che ci stupisce è che il Governo abbia dato l’ok.
Tassa patrimoniale: ecco chi dovrà pagare
Una secchiata di acqua gelida per milioni di italiani e, ancor più, per l’elettorato di Centrodestra. Il via libera del Governo di Giorgia Meloni alla patrimoniale era qualcosa che davvero nessuno avrebbe mai potuto prevedere.
La tassa non si chiamerà patrimoniale ma “next generazion tax“: una tassa sul patrimonio per contrastare la dispersione scolastica. In pratica il Governo tassando la proprietà privata vorrebbe rendere l’istruzione gratuita dall’asilo nido fino all’università. Il fine è sicuramente nobile e condivisibile. Un po’ meno condivisibile, invece, voler imporre una tassa sul patrimonio.
Ma chi dovrebbe pagarla poi questa patrimoniale? Stando a quanto scritto nel testo, la next generazion tax colpirebbe solo i patrimoni delle persone fisiche se superiori ai 500 mila euro. Tuttavia per valutare l’importo di un patrimonio, però, si prenderanno in considerazione le proprietà immobiliari sulla base dei valori catastali detenute non solo in Italia ma anche all’estero, gli investimenti finanziari, le giacenze dei conti correnti bancari e postali e tutti i beni ritenuti di lusso tra cui le automobili come i Suv o le auto d’epoca. Patrimoni non particolarmente elevati se si considera che, oggi, con 500mila euro a Milano si acquista giusto un bilocale in certe zone.
Niente paura però perché Giorgia Meloni ci ha già ripensato e ha fatto prontamente marcia indietro. Subito dopo l’approvazione alla Camera di un ordine del giorno che impegnava il Governo a introdurre una tassa patrimoniale per finanziare la lotta alla dispersione scolastica, Palazzo Chigi ha cancellato la proposta. In una nota è stato precisato che: “Come richiesto dall’ordine del giorno presentato dall’onorevole Fratoianni, che impegna il Governo a valutare la possibilità di introdurre una next generation tax, una sorta di nuova tassa patrimoniale, il Governo ha velocemente valutato la proposta e altrettanto velocemente ha concluso che non intende dare seguito alla stessa“.