Addio a Rambo: Stallone non ha dubbi, per lui non ci sarà un nuovo film

Sylvester Stallone potrebbe aver già detto addio a Rocky. E ora si appresta a lasciare andare anche Rambo. I motivi sorprendenti della scelta

Tutto ha un inizio, tutto ha una fine. “Rambo” è sicuramente tra i film maggiormente conosciuti e amati della lunga, lunghissima carriera di Sylvester Stallone. Ma l’attore americano ha deciso di dire basta, non interpretando più l’eroe, reduce del Vietnam, capace di uscire dalle situazioni più pericolose. Ecco i motivi di una decisione molto sofferta.

Sylvester Stallone, addio Rambo
Sylvester Stallone dice addio a Rambo foto: Ansa – (roma-news.it)

Recentemente lo abbiamo visto impegnato, come tanti divi di Hollywood, in televisione. Prima con la serie “Tulsa King“, poi , con il reality “The Family Stallone”, che segue la vita quotidiana del divo di Hollywood, circondato dalla sua famiglia tutta al femminile, ma anche da cani e amici.

Ma, ovviamente, la carriera di Stallone, che a luglio ha compiuto 77 anni, è indissolubilmente legata a due personaggi iconici come Rocky Balboa e, appunto, John Rambo. Il primo, pugile che arriva dai sobborghi e che riesce a imporsi, nonostante tutto e tutti: una parabola di riscatto sociale che, negli anni, ha avuto diversi sequel. Così come l’epopea di “Rambo“, arrivata fino ai giorni nostri, dato che l’ultimo film è pre pandemia, del 2019.

Sylvester Stallone dice basta a Rambo

Negli ultimi anni, Stallone ha riportato alla ribalta una serie di attori simbolo degli action movie anni ’80 e ’90, con la saga de “I mercenari“, il cui quarto capitolo esce proprio in queste settimane. Ma sono tantissimi i film cult di Stallone da “Over the top” a “Copland”.

Stallone, Rambo
Sylvester Stallone nel primo capitolo della saga foto: screen da “Rambo” – (roma-news.it)

Ma, come detto, Rambo è sicuramente uno dei personaggi più iconici di Stallone. Il divo hollywoodiano lo ha impersonato in cinque pellicole a partire dalla prima, del 1982, diretta da Ted Kotcheff, un vero e proprio cult, che è l’adattamento cinematografico del romanzo del 1972 Primo sangue (First Blood) scritto da David Morrell.

Ed è stato proprio Stallone ad annunciare la sofferta scelta. Sofferta anche per le motivazioni che, nel corso di una masterclass al Festival di Toronto, l’attore ha ammesso con grande candore. Stallone ha detto che la sua esperienza nei panni del reduce è conclusa, anche perché ci sarebbe davvero poco da aggiungere.

“Contro chi o contro che cosa dovrei combattere. Chi potrà essere il nemico, l’artrite?” ha detto tra le risate generali. Anche se, un velo di tristezza rimane, dato che Stallone, per motivi diversi (è in rotta con la produzione) potrebbe aver detto addio anche al personaggio di Rocky Balboa.

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