Questi modelli di auto non potranno più circolare. Dal 15 settembre parte il blocco, scopri se c’è anche la tua.
Arriva una forte svolta per le auto: dal 15 settembre molti modelli non potranno più circolare. La decisione è arrivata da poche ore e ha già creato degli scompensi tra gli automobilisti. Sarebbe dovuto arrivare nel 2025 questo provvedimento, ma a causa del superamento dei limiti dell’inquinamento atmosferico, in Italia, la Commissione Europea ha deciso di farlo entrare in vigore subito, inserendo delle limitazioni in diverse regioni italiane. Scopriamo quali sono le regioni coinvolte e cosa prevede il provvedimento europeo.
L’Italia nel 2020 è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea per aver violato tra il 2008 e il 2017 i valori dei limiti europei di PM10 nell’aria. Nell’anno 2022 invece, in diverse città come Torino, Roma, Milano, Firenze ecc. è stato condannato l’elevato valore di biossido di azoto nell’aria. Il Piemonte detiene questo famigerato record, quello di regione più inquinata, e quindi l’Europa ha deciso di anticipare i tempi del provvedimento. La misura però, col passare degli anni, dovrà essere attuata anche nelle altre città, per abbassare sensibilmente il valore di questi elementi nocivi nell’aria.
Dal 15 settembre queste auto non potranno più circolare: ecco quali sono
Dal 15 settembre in Piemonte sarà dunque vietata la circolazione dei diesel euro 5. Alberto Cirio, presidente della Regione, desiderava fortemente questo provvedimento, che sarà attivo fino al 15 aprile. Le città coinvolte sono Torino, e altri 75 comuni piemontesi. Sono due gli anni di anticipo rispetto alla decisione iniziale del provvedimento, che doveva avvenire nel 2025, anno in cui erano previste anche le restrizioni in altre regioni come la Lombardia, l’Emilia-Romagna e il Veneto. La Commissione Europea però ha deciso di anticipare il provvedimento, come sopracitato.
Le auto coinvolte dal blocco sono 140 mila circa. Una misura che dovrebbe portare i suoi frutti, se consideriamo l’inquinamento di Torino. Matteo Salvini si è scagliato contro questa scelta e ha chiesto al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto di studiare un’alternativa a questo “ennesimo sopruso di Bruxelles”. Nonostante Salvini fosse contro lo stop della produzione di auto diesel, questa volta si trova contrario alle decisioni della Commissione UE.
Per quello che riguarda il divieto, possiamo dire che vale solo nei giorni feriali ed è attivo dal 15 settembre al 15 aprile 2024. Il divieto di circolazione vale per i mezzi diesel Euro 5, compresi quelli merci, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore. 19. In più c’è il divieto di circolazione per i diesel e benzina fino a Euro 2 incluso e i Gpl e metano fino a Euro 1 tutta la settimana. Per chi non rispetta i divieti ci sono multe salate che vanno dai 168 ai 679 euro, e la sospensione della patente dai 15 ai 30 giorni. In totale, oltre Torino, a ricevere il blocco saranno 75 comuni piemontesi.