Lo Stato ha sancito una serie di aiuti per chi è rimasto senza lavoro: scopriamo quali sono i bonus disoccupati 2023 e a quanto ammontano.
Le misure di sostegno varate dal governo sono molteplici e alcune riguardano le persone che hanno perso il lavoro. Nel tema bonus disoccupati entrano in gioco diverse indennità che ogni lavoratore deve conoscere per prepararsi al meglio. A maggior ragione dopo la recente introduzione del Supporto formazione lavoro (SFL).
Il via al Supporto formazione lavoro ha di fatto arricchito la lista dei bonus a cui possono accedere i disoccupati. Lo Stato in questo momento non aiuta i lavoratori solo dal punto di vista economico ma anche sostenendoli nella ricerca di una nuova mansione.
In vista di un nuovo lavoro molti professionisti possono far capo all’indennità di disoccupazione, aiuti che si dirigono verso chi ha perso involontariamente il lavoro. Cerchiamo quindi di capire meglio i dettagli dell’elenco bonus disoccupati per l’anno in corso.
Quali sono e a quanto ammontano i bonus disoccupati nel 2023
Uscire dal mondo del lavoro, anche se momentaneamente, non è mai facile visto un costo della vita sempre più alto. Per sostenere quel periodo lo Stato mette in campo delle indennità di disoccupazione che forniscono un aiuto serio e istantaneo. Nel 2023 ci sono diverse misure da conoscere e sono riservate a specifici lavoratori:
- Naspi: i lavoratori subordinati che hanno almeno 13 settimane contributive nell’ultimo quadriennio ricevono un’indennità del 75% dello stipendio medio percepito nel periodo di riferimento entro i 1.352,19 euro più il 25% fino ad arrivare a 1.470,99 euro. L’erogazione si lega ad un periodo pari alla metà delle settimane contributive maturate nei 4 anni precedenti;
- Dis-Coll: questa indennità è riservata ai collaboratori coordinati e continuativi in caso di cessazione di una o più collaborazioni. Il requisito fondamentale è aver maturato almeno 1 mese di contribuzione nella Gestione Separata Inps. La differenza è che non si tiene conto dello stipendio percepito ma del reddito imponibile derivato dai contributi versati nell’anno solare in cui si è perso il lavoro diviso il numero di mesi di contribuzione;
- Agricola: per gli agricoli dipendenti entra in campo una misura che spetta per un numero di giornate pari a quelle lavorate entro il limite massimo di 12 mesi. Per ricevere l’indennità bisogna essere iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti, 2 anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione volontaria e 102 contributi giornalieri negli ultimi 2 anni. L’importo è del 40% dello stipendio di riferimento con trattenuta del 9% o titolo di contributo di solidarietà;
- Sar: questa riguarda i lavoratori che hanno sottoscritto contratti di somministrazione. I requisiti per ricevere questa indennità sono: disoccupazione da almeno 45 giorni con almeno 100 giorni di lavoro, conclusione procedura MOL (mancanza di occasioni di lavoro) oppure minimo 90 giorni di lavoro nell’ultimo anno dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione.