Il kebab è una delle pietanze più amate, con un boom negli ultimi anni. Ma sapete di cosa può essere fatto? Rimarrete a bocca aperta…
È una delle grandi mode culinarie del momento. Un po’ come, parlando invece di pesce, il sushi. Parliamo del kebab, piatto di origine mediorientale a base di carne di montone o di agnello arrostita, divenuto popolare in tutto il mondo grazie alle migrazioni. Lo mangiano quasi tutti, ormai. Ma, forse, se sapeste com’è fatto davvero il kebab, smettereste di mangiarlo.
Chi è che non ha un negozio che prepara kebab quasi h24 vicino o sotto casa? Questo tipo di attività, soprattutto negli ultimi anni, è davvero proliferata in una maniera esponenziale. Del resto, anche le tendenze culinarie vanno avanti per mode, come accade anche per il sushi. L’origine del kebab è connessa alla scarsa reperibilità di combustibile per la cottura in molte aree orientali: la principale qualità di kebab è il doner kebab, servito solitamente in un panino.
Sono tanti, tantissimi, gli amanti del kebab. Per molti, in ogni parte del mondo, la serata con gli amici a mangiarlo insieme, magari prima di andare a dormire, è diventata una tradizione. Ma se sapeste com’è davvero fatto questo piatto tipico, lo mangereste ancora? Ecco la verità.
Il kebab dovrebbe essere composto da carne d’agnello. E talvolta i piatti vengono testati per determinare con quale tipo di carne fossero stati preparati e se contenessero manzo, pollo o maiale o più estremamente cavallo, asino o capra.
Molte persone sono rimaste visibilmente sotto choc nell’apprendere i risultati di uno studio condotto in alcuni negozi in Italia, con solo uno dei nove kebab era fatto al 100% con agnello. La maggior parte di questi conteneva pollo, talvolta carne di manzo.
Secondo le ultime stime, su 1000 kebab analizzati, gli esperti pensano di rilevare un tasso di fallimento di circa il 60% circa la presenza di carne d’agnello. Quindi, proprio come gli hamburger dei fast food, è una carne misteriosa. E, allora, dovremmo chiederci, cosa c’è dentro i kebab?
Qualcuno degli intervistati tra il serio e il faceto, teme che nei negozi (magari quelli della peggior specie) ci possano essere gatti, cani e forse anche topi. Ovviamente parliamo soltanto di speculazioni goliardiche. Alcuni sostengono anche che non gli interessi di cosa sia fatto, purché tutti gli ingredienti siano elencati onestamente in modo da poter fare una scelta informata.
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