L’acqua bollente della pasta viene scolata ogni giorno nei lavelli della nostra cucina ma quest’abitudine alla lunga potrebbe costarci caro.
Questo naturalmente non significa che non dovremo più farlo, dal momento che lo scarico del lavello è certamente il punto più comodo e a portata di mano per compiere l’operazione.
Il problema, però, è che quest’abitudine a lungo andare potrebbe causare dei problemi all’impianto idraulico e, nello specifico, al sifone di plastica che si trova appena sotto il lavello e ai tubi ad esso collegati.
La temperatura dell’acqua di cottura, infatti, è ben superiore ai 100°: l’acqua bolle a questa temperatura, ma l’acqua salata, e l’acqua che contiene anche la pasta, ovviamente ha bisogno di temperature superiori per continuare a bollire.
Questo significa che nel momento in cui versiamo l’acqua di cottura nel nostro lavello stiamo sottoponendo la sua struttura a uno stress molto elevato.
Solo per fare un esempio: molte persone scolano l’acqua della pasta nel lavello dopo averlo chiuso con l’apposito tappo. In questo modo tengono da parte l’acqua calda per lavare i propri piatti evitando gli sprechi. Si tratta di un’abitudine buona per il pianeta ma di una pessima abitudine per la nostra cucina.
Il motivo è che un calore così elevato finisce per deformare la vasca metallica del lavello e fa staccare la guaina di gomma che viene attaccata sotto di essa proprio per ridurne la deformazione. Oltre a questo può provocare una dilatazione del tubo di scarico che non riuscirà mai a tornare alla sua forma originale e perderà aderenza con le altre parti del sistema idraulico. Oltre a questo anche le giunzioni di gomma si irrigidiranno e si deformeranno, non riuscendo più a sigillare i punti in cui due tubi si collegano e, di conseguenza, causando perdite d’acqua anche gravi.
Fatte queste considerazioni si può capire facilmente che non si deve scolare l’acqua bollente della pasta direttamente nel lavello della cucina prima di prendere degli accorgimenti.
La cosa migliore da fare in assoluto è aprire l’acqua fredda dal rubinetto mentre si scola l’acqua di cottura in maniera da abbassarne la temperatura ed evitare guai alle tubature.
Anche quando si decide di “salvare” l’acqua di cottura per lavare i piatti è necessario fare la stessa operazione, tappando il lavandino ma versando nella vasca acqua fredda contemporaneamente all’acqua di cottura. Se in questo modo il lavello dovesse riempirsi troppo, basterà scolare una parte dell’acqua di cottura insieme a un getto di acqua fredda e solo dopo tappare il lavandino per raccogliere soltanto l’acqua strettamente necessaria.
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