Crescono i contagi di Covid-19 in Italia. Cosa c’è da aspettarsi per le prossime settimane e l’arrivo della stagione autunnale?
Un incubo che forse pensavamo di esserci messi alle spalle. Eppure, i contagi da Covid-19 continuano a salire, soprattutto in alcune regioni. Tra queste, una delle situazioni più da monitorare è quella del Lazio. Cosa dobbiamo attenderci per i prossimi mesi con l’arrivo della stagione autunnale?
Alcuni mesi fa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sancito la fine dell’emergenza Coronavirus. Un’emergenza drammatica, nata ormai tre anni e mezzo fa. Tra febbraio e marzo del 2020 l’inizio dell’incubo, con il virus venuto dalla Cina, che costrinse l’Italia, tra i primi Paesi a essere colpiti, a dure restrizioni come il lockdown, in primis, e successivamente, il coprifuoco, l’obbligo delle mascherine, le polemiche relative ai vaccini e alle colorazioni delle zone in base al rischio epidemiologico.
Abbiamo vissuto almeno un biennio da incubo, chiusi in casa, lontani dai nostri affetti, con la paura di essere contagiati e di contagiare i più fragili. Questo 2023 può dirsi, effettivamente, il primo anno di “normalità”, in cui un po’ tutti gli Stati al mondo hanno fatto cadere le restrizioni.
Eppure, il Covid esiste ancora. È stato ormai declassato, di fatto, a una semplice influenza, ma i contagi, soprattutto in queste settimane, stanno crescendo pericolosamente. Il virus ci ha già dimostrato di essere imprevedibile, perché è assai difficile capire cosa dovremo aspettarci nei prossimi mesi.
Covid: ritorna la paura
Come è noto, il bollettino nazionale sul Covid è stato abolito già da diversi mesi, ma secondo le stime più recenti, negli ultimi giorni abbiamo visto salire del 28% i casi. I casi crescono e forse cresceranno ancora. Ad oggi, le regioni che hanno registrato l’incremento maggiore di nuovi casi sono Lombardia e Veneto, entrambe con più di duemila contagi settimanali, seguite da Lazio e Campania.
Sebbene, al momento, non vi siano preoccupazioni né circa la gravità della malattia, né per ciò che concerne la pressione sulle strutture sanitaria, la situazione Covid preoccupa, in particolare nel Lazio, perché resta una patologia che potrebbe impattare sul sistema sanitario. Secondo quanto emerge, i medici di famiglia si stanno già attrezzando per le vaccinazioni e si stanno fornendo di tamponi e mascherine.
Sul punto, peraltro, sono già stati aggiornati i vaccini esistenti e gli esperti la consigliano fortemente agli over-60 ed ai soggetti fragili per evitare il rischio di malattia grave, Tuttavia, gli esperti invitano a non lasciarsi andare in alcun tipo di allarmismo. In particolare, Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, ha detto: “Anche se aumentano sono comunque forme lievi e non crescono i ricoveri in ospedale”.