Ecco perché il Colosseo non potrà mai crollare: il segreto degli antichi romani

Il Colosseo indistruttibile. Qual è il segreto degli antichi romani che rende il Colosseo il monumento che non potrà mai crollare?

“Quamdiu stabit Colyseus stabit et Roma; cum cadet Colyseus cadet et Roma; cum cadet Roma cadet et mundus» che tradotto significa «Finché esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo»

Colosseo, il segreto dei romani che lo preserva nel tempo
Il Colosseo: l’anfiteatro più grande al mondo (roma-news.it)

Il Colosseo, ancora oggi l’anfiteatro più grande al mondo, fu voluto dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano e ancora oggi rimane una delle attrazioni più visitate dai turisti di tutto il mondo. Sapevi che il Colosseo, oltre ad essere una struttura imponente non può essere distrutto? Proprio così: se qualcuno provasse a colpire con un piccone non uscirebbe nemmeno un po’ di ghiaia dalla struttura del Colosseo.

Se poi continuasse insistentemente creerebbe solo una crepa. La cosa più sorprendente? In meno di due settimane la crepa si riparerebbe da sola. Il calcestruzzo, a contatto con l’aria, ripristinerebbe i propri pori. Sebbene il calcestruzzo romano sia stato studiato fin dagli anni ’60, questa particolarità è stata spiegata ultimamente.

Il Colosseo: una struttura che si autoripara, qual è il segreto?

Alcune università italiane, svizzere e statunitensi hanno pubblicato un nuovo studio sui segreti del cemento romano. Finora i ricercatori hanno sempre ritenuto che la resistenza fosse dovuta alle rocce di natura vulcanica, trovate nei pressi della cittadina di Pozzuoli, alle pendici del Vesuvio. Secondo quanto riferisce El Paìs invece le costruzioni romane sono sopravvissute a millenni di storia non solo per la purezza dei materiali, ma anche grazie a un elemento specifico: la calce viva.

calce viva che rende il colosseo una struttura indistruttibile
Qual è il segreto dei romani per rendere il Colosseo indistruttibile? (roma-news.it)

Tradizionalmente, il calcestruzzo è il risultato della miscela di due ingredienti diversi. Uno di questi, caratterizza la sua ossatura, cioè la parte solida, ovvero la ghiaia che costituisce la maggior parte del composto. Ciò fa parte del calcestruzzo romano, perché questo materiale, sempre puro, è stato trovato a Pozzuoli e da lì si è diffuso nel resto di Roma. Il secondo elemento è la novità: il legante o colla, una sostanza che aiuta a tenere insieme la ghiaia. Finora si sapeva che i Romani prediligevano la calce, ma sempre a freddo, diluita con acqua.

Alla tradizionale miscela di ghiaia e calce spenta, i Romani aggiungevano la calce viva, appena uscita dal forno e ancora ardente. Grazie a ciò, i grandi edifici di Roma non solo sono sopravvissuti fino ai giorni nostri. La calce viva accelera l’indurimento del calcestruzzo e lo rende più resistente, a condizione che venga aggiunta nel corso della miscelazione dei materiali. Inoltre, il materiale reagisce molto bene al contatto con l’aria, infatti le crepe del calcestruzzo si chiudono autonomamente quando si mescola con il carbonio presente nell’ambiente.

Ecco perché, a distanza di secoli, le crepe degli edifici romani impiegano solo pochi giorni per chiudersi da sole. Nessuna civiltà è mai riuscita a creare edifici tanto resistenti quanto quello adoperato dai romani!

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