Grande attesa per l’uscita al cinema del film dedicato alla Ferrari, pellicola che allo stesso tempo ha già suscitato diverse polemiche.
Non c’è dubbio sul fatto che questo 2023 abbia in qualche modo sancito la definitiva ripresa del cinema. Dopo gli anni bui della pandemia, anche la settima arte è tornata a produrre titoli interessanti e soprattutto è tornata ad ottenere incassi degni di nota. Basti pensare a “Barbie” oppure ad “Oppenheiner“, due film usciti quest’estate che hanno già fatto registrare incassi da record.
Ma non è finita qui perché in autunno tantissime altre pellicole ricche d’interesse arriveranno anche in Italia, tutto in vista della cerimonia degli Oscar 2024 che si terrà intorno al prossimo febbraio in quel della California. Uno dei titoli che più sta destando scalpore nel Bel Paese è quello dedicato all’iconica automobile il cui titolo sarà proprio “Ferrari“.
Il film, la cui regia è stata affidata alla sapienti mani di Michael Mann, ripercorrerà a grandi linee la vita di Enzo Ferrari, padre della famosissima macchina, e a ricoprire i panni del protagonista sarà Adam Driver. Attore che da qualche anno a questa parte sta godendo di una certa popolarità. Peccato, però, che la scelta di affidare un ruolo così particolare ad un attore come lui abbia fatto storcere il naso a più di qualche addetto ai lavori.
Il famoso attore contro il sistema americano: tutta colpa del film su Enzo Ferrari
L’ultimo ad essersi scagliato con toni particolarmente aspri nei confronti del film, o per meglio dire verso la sua produzione, è stato Pier Francesco Favino. In tempi moderni si fa molta attenzione a scegliere attori e persino doppiatori, le direttive sono quelle di rispettare il più possibile la natura dei personaggi, eppure per interpretare un italiano è stato scelto un divo di Hollywood.
Cosa che ha mandato su tutte le furie lo stesso Favino che da qualche giorno ha suscitato non poco scalpore mediatico. “In altre epoche Ferrari lo avrebbe fatto Gassman, oggi lo fa Driver e nessuno dice nulla” ha insistito il cinquantaquattrenne attore romano che non ha potuto credere ai suoi occhi quando ha visto su chi è ricaduta la scelta. Sia chiaro, nulla di personale tra Favino e Driver ma ad infastidire l’attore nostrano è stato un sistema che ha delle chiare ed evidenti falle.
“Perché un messicano non può interpretare un cubano ma un americano può ricoprire il ruolo un italiano?” si è successivamente domandato l’attore che, a questo punto, non disdegnerebbe un cinema dove tutti possono ricoprire il ruolo di chiunque, anche perché così facendo si alimentano solo le polemiche e si divide il pubblico. La pellicola verrà proiettata nelle sale italiane a partire dal prossimo 30 novembre.