Negli scontrini della spesa adesso è spuntata la ‘Frigo Tax’. Nuova imposta per gli italiani che fanno la spesa: di cosa si tratta.
Il costo della vita in Italia si fa sempre più alto al punto che per molti è diventato realmente difficile riuscire ad arrivare alla fine del mese. Adesso negli scontrini della penisola sta spuntando una nuova imposta denominata “Frigo Tax”. Scopriamo di cosa si tratta e quali prodotti va a toccare.
Negli ultimi mesi abbiamo visto i prezzi di ogni singolo bene o servizio salire vertiginosamente e tutto ciò è da imputare all’inflazione che sta tagliando le gambe a milioni di famiglie italiane. Con la crisi tra Ucraina e Russia abbiamo visto prima il costo dei carburanti salire alle stelle e poi successivamente quelli del grano. Ma anche gli italiani più ottimisti non potevano aspettarsi che tutti i prodotti della vita quotidiana sarebbero aumentati di prezzo.
Di recente milioni di genitori italiani hanno potuto notare che anche i prodotti di cancelleria e dei libri di testo sono aumentati parecchio, rendendo difficile il rientro a scuola di milioni di bambini. Insomma una situazione che risulta sempre più insostenibili anche perché mentre i prezzi aumentano, gli stipendi degli italiani sono rimasti gli stessi. L’ultima brutta sorpresa però è spuntata dallo scontrino della spesa, visto che è spuntata la ‘Frigo tax’ andiamo quindi a vedere quali sono i prodotti interessati.
La “Frigo tax” stupisce milioni di italiani: l’aumento tocca dei prodotti che acquistiamo tutti
E’ spuntata la “Frigo Tax” che prevede un aumento di 20 centesimi del costo delle bibite presente nel frigo dei supermercati. La stessa bevanda però a temperatura ambiente vede il suo prezzo invariato. A rivelare l’ultima imposta per gli italiani ci ha pensato il ‘Corriere della Sera’, che ha analizzato i costi che sono cambiati nella Conad di Via Archimede.
All’interno dell’esercizio si è potuto notare che un’aranciata a temperatura ambiente costa 51 centesimi. Alla cassa lo stesso prodotto viene prezzata 71 centesimi. L’introduzione della nuova tassa infatti è dovuta al costo dell’energia che è salito. Per questo motivo un addetto del supermercato ha affermato che l’attività non può rimetterci a causa dell’inflazione e della guerra in Ucraina.
Inoltre bisogna sottolineare che le bibite presenti nel banco frigo vengono fatte pagare di più rispetto a quelle degli scaffali proprio perché renderle fresche ad oggi rappresenta un costo aggiuntivo per chi le mette in vendita. La novità però viene presentata dalla voce “Frigo Tax”, separata dallo scontrino. Ovviamente questa aggiunta ha fatto scoppiare la polemica, con gli italiani che si trovano a pagare di più anche le bevande fresche.