Il Covid torna a mordere in Italia. Il Governo sta monitorando la situazione dei contagi e sono già pronte le nuove contromisure al virus
Un incubo senza fine. Pensavamo di esserci messi alle spalle il Covid, ma, evidentemente non è così. Il numero dei contagi cresce, il virus sembra aver ripreso la sua corsa: ecco qual è la situazione in Italia e cosa potrebbe succedere se le cose dovessero peggiorare.
Un incubo iniziato nei primi mesi del 2020. La pandemia da Covid-19 è qualcosa che mai nessuno pensava di poter vivere. Mesi di lockdown, di restrizioni, di paura. L’Italia fu tra i primi Paesi in Europa a essere investiti dalla pandemia e l’allora Governo presieduto da Giuseppe Conte, in assenza dei fondamentali vaccini, decise per la chiusura totale. Seguirono mesi di grande sofferenza: abbiamo ancora negli occhi le drammatiche immagini delle bare trasportate dai mezzi militari a Bergamo.
Mesi in cui siamo stati lontani dai nostri affetti, limitati nella nostra socialità. Il virus venuto dalla Cina ha, ovviamente, colpito non solo la salute di tutti noi, ma anche l’economia mondiale, con conseguenze che forse stiamo pagando tuttora. Appena pochi mesi fa gli ultimi Paesi che ancora avevano delle restrizioni le hanno fatte cadere, con la dichiarazione di fine pandemia diramata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ora, però, nel nostro Paese, il Covid sembra tornare a mordere.
Covid in Italia: la situazione
Nel nostro Paese i contagi sono in grande crescita da circa un mese. Va detto che, fortunatamente e al momento, il virus non colpisce più con la forza con cui ci ha investiti alcuni anni fa. Un po’ perché ha perso la sua pericolosità, un po’ per via della risposta dei nostri organismi, anche grazie ai vaccini. Insomma, al momento gli esperti non sono affatto allarmati e il sistema sanitario nazionale regge bene. Questo non significa che, soprattutto i più deboli e i più fragili non siano ancora a rischio.
Al momento, resta molto problematica la gestione di chi si scopre positivo al Covid, ma è asintomatico. Se chi ha sintomi è invitato a rimanere a casa, chi ne è privo, ma lavora in luoghi sensibili, come la scuola e come quelli, in generale, aperti al pubblico, cosa deve fare?
Come ben sappiamo, una circolare di qualche mese fa ha abolito l’isolamento dei contagiati, equiparando, di fatto, il Covid a una influenza. Ma adesso le cose potrebbero cambiare. Il Governo, infatti, sta pensando di raccomandare l’uso della mascherina e il ricorso quando possibile allo smart working.