Sono in arrivo una pioggia di soldi per molti cittadini: il governo amplierà il beneficio a tutti i lavoratori.
Buone notizie per moltissimi cittadini italiani, soprattutto a seguito delle complicate vicissitudini economiche che hanno travolto l’Italia e l’Europa.
Il governo guidato da Giorgia Meloni, infatti, sarebbe intenzionato ad “allargare” una misura che è stata particolarmente apprezzata negli ultimi mesi e che, si pensa, potrebbe dare una mano a molti cittadini. Stiamo parlando dei “finge benefit”, misura economica che il governo vorrebbe ampliare per tutti i lavoratori. Ecco di che cosa stiamo parlando.
Fringe benefit: il governo vuole ampliare il beneficio a tutti i lavoratori
Attesa una nuova modifica per i fringe benefit. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni pare essere intenzionato ad effettuare nuove modifiche per quanto riguarda il limite di 1.000 che, se dovessero andare in porto, potrebbe essere esteso a tutti i lavoratori dipendenti. Il limite era stato già precedentemente alzato a 3mila euro per quei lavoratori con figli a carico, mentre ora si sta lavorando per allargare ulteriormente la misura. Inoltre, sono stati inclusi tra i sussidi che non contribuiscono al reddito lavorativo anche quegli importi dati ai lavoratori per coprire parte delle spese relative alle bollette.
In questo momento i fringe benefit per i lavoratori dipendenti prevedono una soglia di esenzione per un massimo di 258,23 euro. Mentre nella stessa non sono inclusi i rimborsi relativi alle somme utilizzate per il pagamento delle bollette energetiche. Per quanto riguarda le fatture di acqua, luce e gas, ogni importo ricevuto dal lavoratore per la sua mansione costituisce reddito imponibile. Mentre vi è uno sgravio di 3mila euro per i lavoratori con figli. I fringe benefit includono molti servizi e beni, come l’auto e il cellulare aziendale, i servizi mensa e i buoni pasto. Quest’ultimi vengono esclusi dalla tassazione per un massimo di 8 euro al giorno nel formato elettronico e 4€ al giorno per il cartaceo.
Tra i fringe benefit previsti rientrano l’assistenza sanitaria, la concessione di prestiti, le polizze assicurative ed eventuali case e alloggi che il datore di lavoro mette a disposizione del proprio dipendente. In caso di prestiti, il 50% della differenza tra importo degli interessi ottenuti con il tasso ufficiale di riferimento stabilito dalla Bce e quello relativo agli interessi che risultano essere a carico del dipendente. Importo che viene stabilito in relazione al tasso realmente applicato. Infine, il lavoratore dipendente che, per motivi lavorativi, trasferisce la residenza nel Comune in cui dovrà svolgere le mansioni, avrà un fringe benefit che esclude la tassazione dei canoni di affitto durante i primi tre periodi di imposta.