Non solo Arabia, anche l’Inter aveva messo nel mirino Immobile. La richiesta esplicita proprio da Simone Inzaghi, che lo conosce benissimo.
Un gol all’esordio a Lecce, che ha fatto ben sperare prima del clamoroso ribaltone salentino che ha portato il primo (non certo unico) dispiacere stagionale a Maurizio Sarri. Un gol in Nazionale alla prima di Spalletti a Skopje, che non è servito all’Italia per battere la Macedonia del Nord.
Nulla più per Ciro Immobile, almeno per quanto riguarda i suoi autografi sul tabellino dei marcatori. Più in generale non è l’attaccante prolifico che noi tutti conosciamo. Lo scorso anno è stata tartassato dagli infortuni, come non mai nella sua carriera. Stavolta è diverso.
Non è stato il solito Immobile sin dall’estate, quando due super offerte l’hanno fatto vacillare. La prima, di dominio pubblico, l’ha colpito nel ritiro pre-campionato ad Auronzo. Gli arabi (l’Al-Shabaab soprattutto) erano pronti a costruirgli ponti d’oro per portarlo nella Saudi Pro League.
Ciro Immobile non è più lo stesso: troppe sirene di mercato lo hanno destabilizzato
A un certo punto i tifosi biancocelesti pensavano davvero di averlo perso. Ci ha pensato Lotito, urbi et orbi, tra interviste e note ufficiali, a far capire chiaramente che non avrebbe mai lasciato andare il suo goleador, nell’anno in cui, per di più, si è perso Milinkovic-Savic, lui sì volato in terra saudita e ora capolista del campionato con l’Al-Hilal.
Ma non ci sono stati solo gli arabi a destabilizzarlo. Addirittura l’Inter di un allenatore che lo conosce meglio di chiunque altro: Simone Inzaghi. È stato il Corsport a rivelare un retroscena che allarga tutta quella irrequietezza di Immobile, manifestata anche nel ritorno in Champions di una Lazio che avrebbe potuto riprendere l’Atletico Madrid molto prima del gol in extremis di un provvidenziale Provedel, se proprio l’attaccante simbolo dei biancocelesti non si fosse divorato un gol che di solito fa bendato.
Ebbene, secondo il quotidiano capitolino, sempre vicino alle squadre della capitale: durante questa estate, a inizio della sessione di mercato, Marotta aveva tentato Immobile, su richiesta esplicita di Simone Inzaghi, all’indomani della chiusura totale della trattativa per riportare Romelu Lukaku nella Milano nerazzurra. Sarebbero “bastati” 30 milioni per strapparlo a Lotito, incupito dall’addio di Milinkovic-Savic. Ma l’Inter non poteva disporre di quella cifra in quanto indaffarata in un mercato sostenibile che gli ha impedito di affondare il colpo per Alvaro Morata, prima di ripiegare su Arnautovic. Certo, anche Lotito ha fatto la sua parte. La domanda sorge spontanea: sarebbe stato così ombroso Immobile se avesse accettato l’Inter, più dell’Arabia Saudita?