La coraggiosa storia di Luca Trapanese diventa un film: ‘Nata per te’ sarà nelle sale dal mese di ottobre.
Per chi non lo sapesse, la storia di Luca Trapanese è una storia intricata e molto difficile. Un uomo single che ha ottenuto in Italia l’adozione di una bambina di nome Alba, il primo in assoluto. Alba però è una bambina speciale con la sindrome di down, ma questo non ha scoraggiato Luca. Correva l’anno 2017 e il lieto fine è arrivato dopo un percorso molto complicato. Il sogno di un giovane gay diventato realtà, cosa che in Italia sembrava davvero improbabile. La sua storia è diventata prima un libro scritto da lui insieme a Luca Mercadante, e ora sta per diventare un film: ‘Nata per te’ sarà nelle sale dal prossimo mese (il 5 ottobre) e il film sarà diretto da Fabio Mollo.
Il film, molto atteso, parlerà di tutta la storia della bambina, di come è stata partorita e lasciata in ospedale, e di tutto il complesso iter burocratico fatto da Luca per arrivare finalmente all’affido. A incrociare la strada di Luca sono tre donne: l’infermiera che si occupa di Alba, l’avvocato che prende a cuore il caso di Luca e della bambina, e infine il giudice che deve decidere poi se affidare la bambina o meno. Pierluigi Gigante interpreterà Luca Trapanese, e ha detto che prima di conoscere personalmente Luca, era molto teso, ma poi si sono trovati molto a livello personale.
‘Nata per te’: il nuovo film di Fabio Mollo uscirà a ottobre nelle sale
La direzione del film è stata affidata a Fabio Mollo, che ha sentito molto vicina la storia di Luca e Alba. Il regista, Fabio, ha poi dichiarato che il momento più bello della sua vita è stato quando i suoi genitori hanno adottato sua sorella, e che con il suo compagno ha provato a fare la stessa cosa, di Luca e dei suoi genitori. Secondo lui la realtà dovrebbe essere molto più inclusiva, ma molto spesso ha dovuto scontrarsi con la realtà del paese in cui vive, l’Italia. La storia di Luca e Alba gli ha restituito forza e speranza.
Nel film recitano anche dei ragazzi che fanno parte della comunità creata da Luca Trapanese, dove permette a adulti con disabilità di vivere insieme e lavorare autonomamente. Il tema centrale del film, è dunque la visione di Luca sulla disabilità, un tabù molto più della sfera omosessuale.
Secondo Luca Trapanese c’è molta solitudine nei genitori dei figli disabili, e lui si preoccupa di costruire il futuro per la sua Alba quando lui non ci sarà più, perché secondo lui la società non sarà capace di sostenerla se non cambia adesso. La scuola è inadeguata, il lavoro anche. Secondo Luca c’è una sola via d’uscita da questa idea sbagliata sui disabili (secondo lui in alcuni casi un’opportunità): la cultura.