Mutui, agghiacciante scenario quello messo in luce in queste ore

La situazione sembra essere alquanto pesante per tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo. Ecco cosa sta accadendo.

Nel 2021, i tassi dei mutui di Francia, Spagna e Germania erano molto simili a quelli italiani. Un evento che però nel 2022 non si è verificato. Infatti, nel nostro paese, lo scorso anno è stata applicata una percentuale media pari al 3,34%, mentre in Spagna il valore era pari al 2,91% e in Francia al 2,05%.

Tassi mutui: la situazione peggiora
Tassi mutui: la situazione peggiora – roma-news.it

Ma ciò che preoccupa di più è la situazione attuale, infatti con il rialzo continuo dei tassi deciso dell’Unione Europea per contrastare l’inflazione, coloro che si trovano a pagare le rate del mutuo stanno sborsando importi sempre più elevati. Ma vediamo insieme che cosa sta accadendo.

In una nota di Unimpresa, si legge che in Italia c’è un vero e proprio record sui tassi dei mutui, con una percentuale che si aggira intorno al 4,23%, una delle più alte di tutta Europa. Condizioni molto più favorevoli si registrano in altri pesi europei, basti pensare che in Germania e in Spagna il tasso è pari al 3,71%, in Francia è del 2,88%, e in Austria e in Portogallo si attesta rispettivamente al 3,86% e al 4,14%.

Questa è una scoperta fatta attraverso l’analisi di un documento del Centro studi di Unimpresa, nel quale si puoi leggere che nel 2022 in Francia, Spagna e Germania i tassi registrati erano molto simili a quelli italiani, e poi il divario è andato via via crescendo a sfavore dell’Italia.

Il preoccupante rialzo dei tassi dei mutui

Alla luce di questi numeri, Unimpresa continua affermando che, nonostante i tassi alti stiano rallentando sul mercato immobiliare, questo ha comunque delle ripercussioni su tutta l’economia italiana andando così ad incrementare gli squilibri all’interno dell’eurozona.

Tassi mutui: la situazione peggiora
Tassi mutui: la situazione peggiora – roma-news.it

Nel report si legge anche che si tratta di una situazione nuova, in quanto, mai accaduta prima. Infatti, nel 2021, il tasso medio per acquistare una casa con mutuo era pari al 1,40%. Solo dopo due anni però, questo divario è diventato talmente vasto da non trovare nessuna giustificazione. Tanto più, che “se si guarda alla congiuntura, la crescita economica dell’Italia, in questi due anni, è stata superiore a quella degli altri grandi mercati europei”, ha rimarcato Giuseppe Spadafora, vice presidente di Unimpresa.

Nel 2021, si era registrato un allineamento sostanziale delle condizioni che le banche hanno praticato per il credito immobiliare. All’epoca il tasso medio era pari all’1,40% in Italia con un aumento soltanto di 8 punti a differenza della Germania, di 2 punti in più a differenza della Spagna, di 30 punti in più a differenza della Francia, di 18 punti in più a differenza dell’Austria e di 70 punti in più a differenza del Portogallo.

Un anno dopo, ossia nel 2022, c’è stato un primo allargamento che è coinciso con la stretta monetaria nella zona euro. Un momento con cui il tasso medio in Italia è arrivato al 3,34%, in Germania al 3,52%, in Spagna al 2,91%,, in Francia alle 2,05%, in Austria alle 2,86% ed infine in Portogallo al 3,30%.

In base a ciò che hanno osservato gli analisti del centro studi di Unimpresa, sembra che le motivazioni non stiano nei parametri sui rischi di credito. Insomma, questa non è per nulla una situazione positiva per tutti coloro che hanno intenzione di acquistare una casa e quindi di sottoscrivere un mutuo.

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