Tutti conoscono la Madonnina di Milano, ma in pochi sanno che anche la Capitale ha la sua Madonnina.
Anche la città di Roma ha la sua Madonnina che veglia su tutta la Capitale. In Italia è piuttosto famosa e rinomata la Madonnina di Milano, ma non tutti forse sanno che anche la città di Roma ha la sua. Questa veglia su Roma dall’alto di Monte Mario.
Venne collocata proprio in quel posto proprio in seguito al voto dei romani per poter chiedere la liberazione della città avvenuta nel 1944. Questa Madonnina ha anche un legame sportivo con la Capitale e con i suoi cittadini. Proprio sotto la Madonnina andavano i tifosi a vedere la partita, perché da sotto si vede l’Olimpico. Quando ancora non c’era la copertura era più visibile. La tradizionale festa della Madonnina si svolge ogni anno nella serata del 3 giugno. Ma cosa viene organizzato in questa giornata?
Non solo a Milano, anche la Capitale ha la sua Madonnina
Nel giornata del 3 giugno, si svolge la tradizionale Festa della Madonnina a Roma. Dopo una processione di breve durata, al piazzale omonimo si svolge la messa. Quest’anno è stata presieduta da Don Fabio Rosini, il direttore dell’Ufficio diocesano per le vocazioni. In genere si ricorda ciò che è stato della guerra, della liberazione pacifica di Roma, concludendo il tutto con un omaggio della corona di rose che viene portata proprio ai piedi della statua. Al rito religioso poi si aggiunge quello popolare, con gastronomia, canti e musica che si prolungano per diverse ore.
Ma vediamo come appare questa statua della Madonnina? E’ alta 9 metri, ed è appoggiata su un piedistallo di 18 metri. La Madonnina è proprio uno dei simboli della recente storia di Roma. Venne collocata proprio sul Monte Mario, in seguito ad una raccolta di firma, circa un milione, da parte dei cittadini romani.
Tutto ciò avvenne durante la Seconda guerra mondiale, un evento promosso dagli Orionini e voluto tanto da Pio XII. Il 4 giugno 1944 avvenne la liberazione di Roma, ed in quella stessa giornata l’esercito tedesco lasciò la capitale.
Alcuni sostengono che la liberazione possa essere stato un miracolo proprio della Madonna. “Alla Madonna fu promessa un’opera di culto e un’opera di carità”, a parlare è il parroco Don Flavio Peloso. “Per questo la Congregazione accettò già durante la guerra di occuparsi di orfani e mutilatini nei due grandi edifici di via della Camilluccia, rimasti abbandonati dopo la caduta del fascismo”.