Le parole di Pier Francesco Favino a Venezia non sono affatto passate sotto traccia. La critica arriva direttamente dal Festival del cinema.
Passerelle e serate di gala la stanno facendo da padrone nello scenario della splendida laguna italiana. Qui si stanno presentando gli attori e i registi di mezzo mondo per poter avere il loro momento di gloria di fronte ad un agognato premio, ma molti si stanno ricavando spazio anche con le loro affermazioni.
Fra questi spiccano le parole dette da parte dell’attore romano Pier Francesco Favino, il quale ha voluto parlare di un tema molto caro a tutti. Lo ha fatto, però, con un velo di critica nei confronti di un noto film che rivela le vicissitudini di un grandissimo personaggio contemporaneo italiano e le sue parole non sono affatto passate sotto traccia.
In particolare, l’attore ha voluto disquisire in merito al casting che possiede uno dei migliori film presentati al Festival del cinema di Venezia, ossia quello riguardante la vita di Enzo Ferrari. Ricordiamo che il protagonista di questo lungometraggio è stato l’attore statunitense Adam Driver, noto sin dal 2011 nel mondo cinematografico, grazie al suo esordio effettuato durante le riprese del film ‘J. Edgar’, con regia niente meno che di Clint Eastwood.
Favino tuona contro il film sulla Ferrari
Adam Driver è già un volto molto noto da parte di noi italiani, dato che è stato il protagonista assoluto, insieme alla cantante e attrice Lady Gaga, del film ‘House of Gucci’. La sua interpretazione è piaciuta talmente tanto al produttore di ‘Ferrari’ che ha voluto ingaggiarlo come protagonista per inscenare proprio le vicissitudini dell’imprenditore nostrano.
Questa decisione, però, non sembra esser stata ben digerita da parte di alcuni esponenti cinematografici del nostro Paese, tra cui anche Pier Francesco Favino. Secondo quanto riportato da parte dell’agenzia di stampa AGI, quest’ultimo ha detto le seguenti parole: “Perché Enzo Ferrari è interpretato da un attore americano?”.
Parole che fanno tremare il Festival del cinema di Venezia e che hanno aperto una grande discussione in merito a questa battuta. Infatti, aggiunge, “in altri tempi questo film sarebbe stato interpretato da Vittorio Gassman”, quindi vede questa scelta con un senso di disprezzo verso i nostri professionisti del settore.
Gesti, volti e accenti stranieri, quindi, non sono stati ben digeriti da parte dell’attore, il quale non sembra saperci stare a veder raccontare una splendida, quanto entusiasmante, storia italiana da parte di produzioni americane. L’appello, quindi, in difesa del cinema nostrano e l’accusa verso gli americani di “appropriazione culturale” possono mettere un po’ in imbarazzo Michael Mann, il regista del film ‘Ferrari’. Ancor più strano, secondo Favino, è che in questo film “non siano coinvolti alcuni attori italiani di livello”, questo succede solo da noi, fa sapere.