A Roma esiste una via in cui è possibile risiedere legalmente ma che non esiste sulla mappa della città: perché è stata istituita?
La decisione venne presa dalla Giunta di Roma nell’ormai lontano 27 Febbraio 2002, un giorno storico per la città. All’epoca infatti si decise di risolvere con un poetico colpo di genio un problema molto grave.
Si trattava infatti di determinare la residenza legale delle centinaia di persone senza fissa dimora che vivono nella Capitale e che devono vedere garantiti alcuni diritti fondamentali per qualunque cittadino italiano.
Uno di questi, per esempio, è il diritto di voto che secondo la Costituzione dev’essere garantito a tutti i cittadini, a prescindere dalle loro condizioni sociali ed economiche. Oltre a questo, la residenza è necessaria per l’emissione di documenti di identità validi e anche per il il versamento dei contributi quando la persona senza fissa dimora svolge lavori regolarmente retribuiti.
Come ci si iscrive alla Via che non esiste e a chi è intitolata?
La via di Roma che non esiste in alcuna cartina della città è intitolata a Modesta Valenti, e non è un caso. Modesta Valenti era una donna di 70 anni senza fissa dimora che nel 1983 ebbe un malore e morì per la strada senza una decente assistenza sanitaria.
A rendere straziante la vicenda di Modesta Valenti fu il fatto che, quando l’anziana si sentì male, l’ambulanza venne chiamata e arrivò sul posto, tuttavia medici e infermieri si rifiutarono di caricarla a bordo del mezzo per prestarle le dovute cure: Modesta era troppo sporca e avrebbe compromesso l’igiene delle attrezzature e dell’ambiente interno dell’ambulanza. A causa dell’assistenza tardiva e inadeguata, Modesta Valenti morì e diventò, involontariamente, il simbolo delle persone abbandonate a se stesse che vengono di fatto privati dei loro diritti fondamentali. Intitolare a lei la Via dei senza fissa dimora è un atto simbolico molto forte, che mantiene vivo il ricordo di Modesta e rammenta costantemente alle amministrazioni cittadine che è loro compito assicurare il benessere anche degli italiani più poveri.
Per ottenere la residenza a Via Modesta Valenti è necessario contattare l’Ufficio Iscrizione Anagrafica Cittadini Senza Dimora e spesso i cittadini che hanno bisogno di richiederla vengono seguiti dai Servizi Sociali attivi sul territorio, che attivano e seguono la pratica dall’inizio alla fine dell’iter burocratico. Per mantenere la residenza a Via Modesta Valenti, tuttavia, il cittadino senza fissa dimora deve mantenere un contatto costante con i servizi sociali e deve dimostrare di essere effettivamente reperibile. Se per qualsiasi ragione il cittadino non dovesse mantenersi in contatto con l’amministrazione, potrebbe essere cancellato dalle liste anagrafiche di Via Valenti.