Occhio a questi autovelox, sono illegittimi. Se ne beccate uno, potete annullare facilmente la multa. Ecco tutto quello che c’è da sapere
Guidare un’automobile comporta tante comodità ma al tempo stesso obblighi previsti dalla legge. Avere un mezzo con cui potersi spostare facilmente da un punto A ad un punto B e un vantaggio non da poco, ma ci sono alcune regole previste dal Codice della Strada che bisogna rispettare sempre per non incappare in multe e sanzioni penali.
In particolare, uno dei più grandi grattacapi per gli automobilisti è rappresentato dai limiti di velocità. Ci sono diversi autovelox sparsi per tutta Italia che hanno il compito di intercettare eventuali veicoli che non rispettano questi limiti. Con una foto della targa che viene scattata in maniera istantanea e può portare a pesanti multe.
Occhio però, perché ce ne sono alcuni che sono illegittimi. E nel caso, potete richiedere l’annullamento della multa ricevuta. Come si può leggere nell’ordinanza n. 25544/2023 della Corte di Cassazione, ci sono alcuni autovelox che sono illegittimi e dunque non validi.
Multe per autovelox illegali, così potete richiedere subito l’annullamento
Qualora doveste ricevere una multa da uno di questi, potete richiedere subito l’annullamento e dunque evitare di pagare per limiti di velocità infranti in zone dove non potevano essere effettuati i controlli.
Nello specifico, tra il cartello che segnala il limite di velocità e l’autovelox deve esserci almeno 1 km di strada. Ecco perché gli autovelox posizionati a ridosso dei cartelli non sono illegittimi e anche le multe ricevute non sono valide. C’è anche la legge n. 210/2010 sulla sicurezza stradale a confermare il tutto. La ragione è dettata dal fatto che le norme di velocità non hanno funzione primaria di sanzione gli automobilisti, ma di disincentivare le violazioni.
Nel caso doveste ricevere una multa da uno di questi controlli di velocità, potete procedere subito con la richiesta di annullamento. Potete procedere con la contesta presso il Prefetto del luogo in cui la violazione è stata commessa o dal Giudice di pace se l’importo della multa non supera i 1100 euro.
C’è anche la possibilità di procedere online, inviando una PEC al posto del tradizionale invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno. L’automobilista deve prima accedere al portale dei servizi telematici del Ministero della Giustizia, andando poi a selezionare l’ufficio del Giudice di Pace competente e poi premendo su “compilare il percorso”. Verrà fornito un percorso guidato da seguire per completare l’intero iter e richiedere l’annullamento della sanzione pecuniaria.