Questo vulcano è uno dei principali colpevoli delle temperature alte nel 2023?

I record della temperatura mondiale potrebbero essere collegati all’eruzione di un vulcano avvenuta un anno e mezzo fa?

Secondo una nuova teoria appena formulata nei giorni scorsi, i rilasci di vapore acqueo emessi dall’eruzione del vulcano Hunga Tonga nel gennaio 2022 potrebbero essere all’origine dei record di temperatura osservati quest’anno.

Temperature così alte a causa di un vulcano?
Questo autunno così caldo è colpa di un vulcano? Lo studio – Roma-News.it

Mentre gli scienziati hanno stabilito che il mese di luglio è stato il più caldo mai registrato sul pianeta, diverse persone, con diversi gradi di cautela e di conoscenza sull’argomento, hanno ipoteizzato un possibile collegamento con l’eruzione dell’Hunga Tonga, un vulcano situato nelle isole omonime, nel mese di gennaio 2022.

Questo vulcano potrebbe essere responsabile dell’aumento delle temperature?

Alcuni scettici del clima, come François Asselineau, questo 4 agosto su Twitter, brandiscono questa tesi per scagionare le emissioni di CO2. Questa ipotesi di un contributo dell’eruzione al riscaldamento delle temperature, lungi dall’essere limitata ai circoli scettici sul clima, ha agitato la comunità scientifica globale.

In un articolo pubblicato a gennaio, Libération spiegava che “l’eruzione a Tonga ha aumentato il rischio di superare temporaneamente i +1,5°C di riscaldamento”. Il punto fondamentale dell’articolo era che le particelle di anidride solforosa, polvere e aerosol espulsi durante le grandi eruzioni vulcaniche riflettono la luce solare lontano dal pianeta, raffreddandolo temporaneamente.

Hunga Tonga: l'eruzione diventa un caso scientifico
Hunga Tonga – Romanews.it

Solo che Hunga Tonga, ha aggiunto Libé, non è un vulcano di superficie. Come spiegato in un articolo del Journal du CNRS, si tratta di un vulcano sottomarino, la cui camera magmatica si trova solo poche decine di metri sotto la superficie.

L’eruzione ha portato, quindi, a contatto con l’acqua di mare in prossimità della superficie quantità di lava estremamente calda, che ne provocarono l’evaporazione: di conseguenza “sono stati immessi nell’atmosfera circa 140 megatoni di vapore acqueo, provocando un aumento della massa d’acqua presente nella stratosfera, del 13%.

Tuttavia, il vapore acqueo è un potente gas serra. Negli strati più umidi dell’atmosfera, come la troposfera, l’arrivo del vapore acqueo in eccesso si trasforma in precipitazioni, che ne impediscono l’impatto sul clima. D’altro canto, come spiega il fisico-climatologo François-Marie Bréon, “la stratosfera è estremamente secca. Quando il vapore acqueo viene immesso nella stratosfera, rimane lì per diversi anni e può quindi avere un effetto “potenzialmente significativo” sul clima”.

Insomma, c’è poco da cercare alibi in fenomeni naturali. La vera causa dell’surriscaldamento globale è legata all’attività umana e all’inquinamento atmosferico. È forse il caso di assumersi le responsabilità, evitando di cercare “scuse” poco plausibili.

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