La Tachipirina è uno di quei farmaci che non può mancare in casa, ma ci sono casi in cui non va assolutamente presa.
Il principio attivo della Tachipirina è il paracetamolo che, se consumato a dosi elevate per più di due settimane, produce effetti collaterali più dannosi di quanto si possa pensare. Secondo uno studio scientifico, quantità eccessive di paracetamolo, oltre alla già nota tossicità a livello epatico, provocano un aumento del 20% del rischio di malattie cardiovascolari. A questo si aggiunge il rischio di ulcere, come evidenziato dai ricercatori britannici dell’ospedale di Leeds.
Comunque gli scienziati riconoscono che i rischi restano bassi. In ogni caso, come per tutti i farmaci, occorre prendere la Tachipirina solo quando è strettamente necessario e possibilmente dietro il consulto medico. Ma per la tachipirina, purtroppo accade che le persone la utilizzano in maniera inappropriata.
Tachipirina: non sottovalutiamo gli effetti collaterali
Il paracetamolo è un analgesico, e come tale va usato cautela per evitare rischi inutili. Per farlo basta adottare alcuni accorgimenti molto semplici, che sono in grado di ridurre al minimo i rischi della sua assunzione.
Ecco i consigli da seguire:
- Non superare mai le dosi massime consigliate, negli adulti, si tratta di 4 grammi al giorno; mentre nei bambini, non superare i 60 mg/kg nelle 24 ore in quattro dosi.
- Non mescolare con alcol. Il paracetamolo è già abbastanza tossico per il fegato, non è necessario aggiungerne altro.
- Evitare, se possibile, di mescolare il paracetamolo con altri antidolorifici, anticoagulanti o antinfiammatori.
- Non somministrare ai bambini di età inferiore a 6 anni, poiché l’assunzione di compresse può causare un uso improprio.
- Se pesi meno di 50 kg o soffri di malnutrizione cronica, evita di assumerlo e consulta un medico per pensare a soluzioni alternative.
La parola d’ordine è quindi: cautela. Questo farmaco dovrebbe essere considerato come un aiuto occasionale per combattere il dolore da lieve a moderato e gli attacchi di febbre. E comunque un apporto ragionevole di paracetamolo, anche durante trattamenti prolungati, resta al momento la soluzione migliore per curare alcune malattie. Per usare la Tachipirina in modo appropriato occorre ricordare queste due regole:
- non somministrare Tachipirina al di sotto dei 38.5/39° C;
- non usare la Tachipirina per curare l’artrosi.
A proposito di quest’ultimo punto: usare il paracetamolo per l’artrosi non serve a nulla, ma può avere un effetto placebo. A dimostrare ciò ci ha pensato l’Università di Berna con uno studio condotto su più di 70 volontari.