Per combattere l’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto degli italiani, la tredicesima sarà più ricca per diversi italiani. Ecco le azioni del Governo
La situazione economica che vive il nostro Paese è di quelle difficili. Persone e famiglie che fanno fatica non ad arrivare alla fine del mese, ma, addirittura, a metà del mese, fiaccati dall’inflazione galoppante che ha investito e sta investendo l’Italia. Per questo, l’idea che la tredicesima a dicembre 2023 possa essere più ricca, è sicuramente da salutare con grande, anzi, enorme favore. Ecco chi potrà esultare.
Come detto, gli stipendi non sono stati adeguati al clima di aumenti e rincari che ha interessato sostanzialmente ogni settore della vita. Dal caro-bollette, con gli importi di luce e gas che sono cresciuti esponenzialmente, passando per il caro-carburante. Diesel e benzina sono ormai costantemente attorno o sopra i due euro al litro: una situazione che colpisce maggiormente chi utilizza il proprio mezzo per lavoro.
E che dire del caro-vita in generale, che si tramuta in caro-spesa. Difficile fare acquisti di genere alimentare per moltissime famiglie italiane. Una situazione che il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha inteso affrontare istituendo una card da 382 euro per la spesa delle famiglie meno abbienti.
Tredicesima più ricca a dicembre: ecco per chi
Insomma, in un quadro così preoccupante (e che potrebbe ulteriormente peggiorare) il fatto che la tredicesima 2023 a dicembre possa essere più ricca, sarà per qualcuno una manna dal cielo. Ma, appunto, per qualcuno. Non tutti, infatti, potranno godere di questo privilegio. Ecco cosa accadrà tra qualche mese.
Sappiamo bene che la tredicesima sia il riconoscimento che il datore di lavoro concede, come “ringraziamento” per il lavoro svolto al lavoratore a dicembre, proprio in un periodo, quello natalizio, che solitamente coincide con maggiori spese e con un aumento dei consumi per i consueti regali del periodo. Quest’anno si guarda con grande speranza alla possibilità che la tredicesima possa essere più ricca. Non in senso letterale, ma nei fatti.
I lavoratori sperano infatti nella detassazione della tredicesima entro il mese di dicembre per rendere la mensilità di dicembre più ricca per i lavoratori dipendenti. Sulla tredicesima, infatti, gravano Irpef, contributi previdenziali, addizionali comunali e regionali, il che la rende, evidentemente, molto meno efficace sotto il profilo economico.
Ma adesso, per rispondere alle esigenze della cittadinanza, fiaccata dalle problematiche che abbiamo brevemente descritto, il Governo sta pensando a una detassazione della tredicesima già da dicembre 2023. Questo per aumentare il potere d’acquisto di dipendenti e pensionati, eroso dall’inflazione.
Il Governo sta pensando di eliminare per la tredicesima la tassazione ordinaria (al 23%, 25%, 35% e 43% in base allo scaglione di reddito) e sostituirla con una aliquota fissa al 15%. La somma più alta della tredicesima potrebbe essere garantita a chi ha un reddito medio basso, con una soglia individuata in 35.000 euro.
In questo modo, per i redditi che rimangono tra i 15.000 e i 20.000 euro l’anno, il risparmio sull’Irpef si assesterebbe tra gli 80 e i 160 euro sulla tredicesima. Ma potrebbe arrivare a una somma molto più cospicua, 560 euro, per chi ha un reddito di 35.000 euro.