Anche i libri stanno male, ma a Roma c’è chi li sa curare bene: questo posto è davvero unico

Ti sei mai chiesto come fanno i libri a sopravvivere nel corso del tempo? Scopri l’istituto romano che se ne occupa.

Nell’era digitale in cui viviamo, molto spesso ci dimentichiamo dei libri. Esiste, però, un luogo dove molte persone si occupano di preservare e restaurare libri assicurandosi che la loro conoscenza possa persistere al corso del tempo. Il restauro dei libri è un’arte molto antica che ha origine già nel Medioevo.

Restauro libri cosa fare
L’antica arte del restauro, come funziona e come si intraprende carriera-Romanews.it

Erano i monaci che dedicavano la loro vita alla copia e alla cura dei manoscritti. Col passare del tempo, infatti, alcuni di questi antichi volumi subivano dei danni dovuti all’umidità, agli insetti e all’usura. I monaci se ne occupavano diventando così i primi restauratori.

Nel Rinascimento, con il nuovo e rinnovato interesse verso l’antichità classica, si sentì l’esigenza di restaurare gli antichi volumi classici. In questo periodo iniziarono ad emergere i primi professionisti del restauro.

L’arte di restaurare i libri: un istituto romano

Nel XX secolo con l’avvento di una tecnologia più avanzata per sviluppo di approcci scientifici, i restauratori hanno avuto l’appoggio anche di chimici ed ingegneri creando tecniche di restauro avanzate. Le istituzioni culturali e le biblioteche hanno iniziato ad organizzare corsi e laboratori promuovendo una formazione professionale. Questo è il caso dell’Istituto centrale per la formazione degli archivi e del libro (ICPAL).

Restauro a Roma
Come funziona l’arte del restauro a Roma-Romanews.it

Ci troviamo nella capitale romana dove nel 2007 nasce questo istituto dalla fusione di due precedenti: l’Istituto centrale di patologia del libro (ICPL) e il Centro di fotoriproduzione legatoria e restauro degli Archivi di Stato (CFLR).

L’istituto svolge attività di restauro, di ricerca scientifica ma anche di formazione. La formazione è affidata ad un corso quinquennale a ciclo unico della Scuola di Alta Formazione e Studio (SAF) .  La scuola propone un corso equiparato alla laurea magistrale LM-02 e abilita alla professione di restauratore di beni culturali. Durante i 5 anni di formazione si devono raggiungere 300 crediti formativi e svolgere più di 2000 ore di laboratorio.

Dopo 5 anni, la scuola avrà formato un professionista con basi storiche e scientifiche sulle tecniche, una preparazione pratica, una capacità di ricerca, una base di chimica, fisica e biologia.Come si accede al corso della Scuola di Alta Formazione e Studio? Bisogna partecipare ad un concorso che viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi dello Stato italiano. Alla fine del corso quinquennale bisogna superare un esame finale che abilita alla professione di restauratore.

In un mondo che va sempre più veloce e in cui sembra che i libri stiano perdendo il loro potere, è più che fondamentale adoperarsi per proteggerli.

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