Arrivano nel Lazio i cani speciali, quello che trovano è davvero incredibile

I cani sono i protagonisti di una storia che intenerisce i cuori. Nel Lazio sono addetti a un compito speciale e molto importante.

Negli ultimi anni nel mondo si è sviluppato un nuovo tipo di sensibilità nei confronti della natura e tutte le sue espressioni. I cani, nel frattempo, hanno continuato ad essere impiegati in situazioni particolari. Ma cosa fanno i cani speciali nel Lazio? Ecco tutti i dettagli.

Cani speciali addestrati a trovare i nidi di tartarughe
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I cani ormai sono impiegati in tanti aspetti diversi della vita. Aiutano le persone non vedenti, contribuiscono alla ricerca dei dispersi durante i terremoti e in altri contesti di pericolo imminente. Soccorrono i bagnanti incauti in mare. Per le forze dell’ordine che li addestrano per trovare droga o in altri settori sono un validissimo sostegno. Sono amici per la pelle e trattati come impareggiabili compagni. Ma cosa fanno ora nel Lazio?

Cani speciali: la loro missione è importantissima

I quadrupedi sono da sempre i fedeli amici dell’uomo, intelligenti e leali possono aiutarli in mille modi regalando più che solo una piacevole compagnia.

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E infatti nel Lazio presto arriveranno i Tarta Dogs. Si tratta di cani addestrati a trovare grazie al loro incredibile fiuto, i nidi di tartarughe Caretta Caretta. Per riuscire in questa delicata impresa che ha lo scopo di preservare questa specie che nidifica sempre di più lungo le nostre coste in virtù della crisi climatica, i quattrozampe devono essere ammaestrati. Le selezioni per essere ammessi ai corsi sono già iniziate a fine settembre e Focene e a Gaeta. Sono gli esperti dell’ENCI, cioè dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana ad occuparsi della formazione delle nuove leve che parteciperanno al progetto Life Turtlenest coordinato da Legambiente. Gli aspiranti Tarta Dogs devono affrontare, insieme al loro addestratore, un esame consistente nello svolgere un indagine su un odore neutro in un ambiente realistico.

Questo perché, come accennato, il loro futuro compito sarà quello di rintracciare con il loro formidabile fiuto tracce di tartaruga marina segnalando i nidi da proteggere. Il lavoro vero e proprio prenderà il via a maggio dell’anno prossimo lungo i litorali laziali. Solo quest’anno, complessivamente, in Italia sono stati registrati più di 400 nidi di cui 16 nel Lazio. Nel 2022 i nidi segnalati sono stati 123, giusto per dare un’idea del fenomeno. Questo exploit è causato dall’innalzamento delle temperature. La maggior parte dei nidi di questa specie che l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ritiene vulnerabile sono stati trovati in Sicilia, ma anche in Calabria e Campania ne sono emersi tanti. Legambiente vede tutto questo con una prospettiva positiva, qualcosa che aumenta la biodiversità. Tutto ciò però va difeso e protetto perché fragile e per questo sono stati istituiti i Tarta Dogs.

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