Ci saranno delle modifiche nel corso del 2024 per quanto concerne il cosiddetto bonus caldaia, gli aggiornamenti della situazione
Attualmente è ancora possibile ottenere delle agevolazioni fiscali o addirittura degli sconti in fattura in caso di acquisto e sostituzione dell’impianto di riscaldamento, in particolare della caldaia. Si tratta di un tema molto discusso per le implicazione del caso. Infatti l’aggiornamento dei sistemi di riscaldamento domestico ha un impatto positivo sulle emissioni di sostanze inquinanti.
Non solo, contribuisce a una generale riduzione del consumo di combustibili di origine fossile. Ma la sostituzione della caldaia ha effetti positivi anche sui bilanci familiari, consentendo un alleggerimento dei conti per i consumi energetici a livello domestico, dopo l’ammortamento della spesa iniziale. Una questione, quella del risparmio in bolletta per le famiglia, ancora estremamente calda in una fase di rialzo dei costi energetici.
Le attuali possibilità e gli sviluppi dei bonus caldaia
L’agevolazione per la caldaia consente di ridurre le spese per il cambio del vecchio impianto con uno più ecologicamente sostenibile, per la produzione di acqua calda sanitaria ad uso domestico e per il riscaldamento degli ambienti, Tuttavia non esiste come bonus autonomo, ma deve essere inserito in altre agevolazioni di tipo edilizio che consentono anche il cambio della caldaia.
È quindi possibile ottenere delle detrazioni fiscali nella misura per del 50%, del 65% o del 90% a seconda del tipo di bonus in cui i lavori sono inseriti. La detrazione si otterrà in sede di dichiarazione dei redditi con sconto sulla tassazione spalmato in varie annualità. Lo sconto in fattura, invece, consiste in una riduzione immediata del prezzo dell’impianto al momento dell’acquisto.
I bonus nei quali inserire anche la sostituzione della caldaia sono diversi. Nel dettaglio il bonus mobili, con detrazione fiscale al 50% e tetto massimo di spesa di 8mila euro. In questo caso le ristrutturazioni edilizie prevedono l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici sostenibili, per manutenzione straordinaria. C’è poi il bonus ristrutturazioni 2023 (manutenzione straordinaria) con detrazione al 50% e tetto di spesa di 96mila euro, incorporato in lavori di costruzione.
Abbiamo il Superbonus 2023 con agevolazione al 90%, ma solo se la sostituzione è inserita in lavori trainanti di tutto l’edificio per il miglioramento energetico. C’è infine l‘Ecobonus con detrazione al 65% con l’installazione, oltre della caldaia almeno di classe A+++, anche di impianti di termoregolazione di classe V, VI o VII, senza ristrutturazioni generali.
Ma dal 2024 potrebbero esserci delle novità, benchè diversi dei bonus citati scadano nel prossimo anno. Infatti, in base alla Direttiva UE Case Green, arriva il divieto di prevedere aiuti di Stato per i lavori di installazioni di impianti che utilizzano combustibili fossili. Gli unici impianti agevolati ammessi solo quelli che prevedono l’utilizzo di collettori solari. Quindi molti degli impianti oggi consentiti, non sarebbero più installabili perché non escludono i combustibili fossili.