Tutte le “dritte” sugli autovelox per evitare le multe: dai limiti di velocità ai cartelli di preavviso. Ecco cosa devi sapere.
Da più di 50 anni gli autovelox sono oggetto di polemica da parte degli automobilisti. Tali dispositivi nascono con l’intento di controllare la velocità sul tratto stradale, al fine di prevenire gravi incidenti. Ma di frequente sono utilizzati dalle amministrazioni comunali anche per fare cassa:infatti accade sempre più spesso che segnalino male su tratti dove i limiti paiono irragionevolmente bassi.
Tanto che la Codacons non esita a definirle “trappole”, facendo riferimento a possibili scorrettezze nell’impiego delle postazioni. Per prevenire gli abusi in tema di controlli elettronici, nasce quindi l’esigenza di creare un vero e proprio osservatorio sul funzionamento di questi dispositivi e sulle multe stradali.
Autovelox: tutto quello che c’è da sapere sul funzionamento di questi dispositivi
Partiamo dalle basi: l’autovelox è lo strumento più diffuso per il rilevamento della velocità dei veicoli su strada. Un autovelox emette due raggi laser, distanti tra loro, che vengono interrotti dal passaggio della vettura. E, tenendo conto di quanto tempo impiega l’auto tra il primo ed il secondo raggio, il sistema calcola la velocità. Se è superiore al limite, l’apparecchio scatta una foto alla targa. Altri sistemi, invece, funzionano con un radar.
L’autovelox può essere mobile, quindi installato su un piedistallo, su un’autovettura a bordo strada oppure in una postazione fissa. Recandoti sul sito della Polizia di Stato potrai conoscerne la posizione, dove viene aggiornato settimanalmente l’elenco delle strade sulle quali si trovano i dispositivi di rilevamento di velocità con il relativo piano di controlli per tutte le regioni.
Ma vediamo insieme alcuni escamotage per eluderli, anche di matrice giurisprudenziale. Il giudice di Pace di Modena sottolinea con sentenza che la multa con il tutor va annullata se la fotografia non identifica l’auto del trasgressore, specificando che quest’ultimo ha modo di visionarla presentandosi presso il corpo di polizia che ha elevato il verbale.
A detta del giudice, se lo scatto non è preciso e si vede un’ombra la contravvenzione è nulla. La Corte Costituzionale, dal canto suo, ha stabilito che gli strumenti di controllo elettronico della velocità devono essere tarati almeno una volta all’anno, sia quelli mobili che quelli fissi.
In linea con quanto detto, la contravvenzione sarà nulla qualora dovesse arrivare il verbale e la polizia non sia in grado di esibire il certificato di taratura dell’ultimo anno.
Infine, tra i modi per poter aggirare l’autovelox, figura quello di calcolare la tolleranza. Gli autovelox e i tutor devono tenere conto di una tolleranza del 5% a disposizione dell’automobilista sulla velocità limite per evitare multe. Per cui se il codice della strada ti dice di andare a 100 km/h, la multa scatterà soltanto a partire da 107 km/h.