Come prendere la disoccupazione lavorando pochi giorni: ecco il sistema legale per avere la Naspi

Si può ottenere l’assegno di disoccupazione lavorando per pochissimi giorni ed è perfettamente legale: ecco come si fa.

L’assegno di disoccupazione o NASPI è assicurato a tutti coloro che hanno perduto il lavoro e non ne hanno ancora trovato un altro. Si tratta per molti di un preziosissimo sostegno al reddito, che permette di sopravvivere in periodi durante i quali non è possibile contare su alcun introito.

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Si può ottenere l’assegno di disoccupazione dopo aver lavorato all’estero – roma-news.it

Secondo la legge in vigore la NASPI viene assicurata a tutti coloro che abbiano lavorato almeno 13 settimane negli ultimi 4 anni, se il contratto di lavoro è stato stipulato in Italia.

Ultimamente però sta circolando la notizia che è possibile accedere alla NASPI in molto meno tempo e soprattutto con molti meno sacrifici. Il trucco, che sta spopolando soprattutto tra i giovani che vivono al Nord, consiste nell’andare a lavorare all’estero per un breve periodo e poi fare ritorno in Italia.

Lo Stato Italiano infatti assicura un assegno di disoccupazione anche ai lavoratori rimpatriati dopo aver perso il lavoro. Il meccanismo risulterebbe molto conveniente perché con un contratto estero serve lavorare per un periodo molto meno lungo per accedere alla Naspi.

Il trucco che funziona davvero

Per ricevere l’indennità di disoccupazione per aver lavorato all’estero è quindi necessario: sottoscrivere un contratto, lavorare per qualche tempo, tornare in Italia entro 180 giorni dalla data di fine contratto. Dopo essere tornati in Italia si avranno altri 30 giorni per rendere la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID), con la quale si rende noto di essere senza impiego e di essere disponibile a trovare immediatamente un nuovo lavoro.

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Basta lavorare pochissimo all’estero per prendere la disoccupazione – roma-news.it

A rendere particolarmente vantaggiosa tutta questa procedura è che la NASPI sarà corrisposta comunque, a prescindere dalla durata del periodo di lavoro che si è prestato all’estero. In pratica, anche con un contratto di lavoro della durata di una singola settimana è possibile accedere all’indennità. Questa condizione particolarmente favorevole però è valida soltanto una volta. Ne deriva che non si potrà prendere l’abitudine di andare all’estero, lavorare una settimana, tornare in Italia e vivere dei sostegni statali.

Per ottenere la NASPI si dovrà ovviamente presentare tutta la documentazione necessaria a testimoniare l’effettivo svolgimento di una regolare prestazione lavorativa in uno stato estero.

L’ammontare dell’assegno corrisponderà al 30% della retribuzione convenzionale dell’anno di riferimento. Si tratta di una retribuzione determinata anno per anno via decreto ministeriale. Il pagamento dell’assegno avverrà a partire dal giorno in cui viene sottoscritta la DID e viene corrisposto per al massimo 6 mesi.

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