Se le accuse dovessero essere fondate potrebbero rovinare una carriera che finora è stata luminosa: cos’è successo a Brescia?
Recentemente le denunce di molestie e maltrattamenti ai danni di giovani atlete si sono moltiplicate, soprattutto a seguito della sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questi temi.Per questo motivo un episodio segnalato a Brescia da una sportiva quindicenne ha attirato moltissimo l’attenzione mediatica, soprattutto a causa del celebre nome che è finito sulla lista degli indagati.
Le accuse sono molto gravi. Cerchiamo di capire che cosa ci conosce dei fatti e chi è stato coinvolto. Di seguito tutte le informazioni disponibili al momento.
I fatti e la denuncia
La vicenda al centro della segnalazione e della denuncia si è svolta intorno alla Palestra San Filippo di Brescia. Nello specifico, una giovane atleta era andata a fare la doccia dopo l’allenamento, quindi si trovava negli spogliatoi femminili.
Mentre era in bagno la ragazza è riuscita a intravedere uno smartphone oltre la finestra che dava sugli spogliatoi. Il dispositivo era retto da qualcuno che si trovava dall’altra parte del muro e che stava utilizzando la finestra per spiare e filmare quello che succedeva nello spogliatoio.
Quando ha presentato la sua segnalazione alle forze dell’ordine la giovane ha spiegato di non avere idea di chi si trovasse dall’altra parte perché non le era stato possibile vederlo, ma era certa che il telefono ci fosse e la fotocamera fosse puntata verso di lei.
Dovendo verificare la segnalazione della ragazza le forze dell’ordine hanno esaminato i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza poste lungo il perimetro esterno della palestra. Dall’esame dei filmati è emerso che Andrea Cassarà, schermidore detentore di due ori olimpici e otto titoli iridati, si trovava in una zona compatibile con il reato in un momento compatibile con quello della segnalazione.
In pratica, anche se le telecamere non hanno potuto riprendere direttamente la persona che ha filmato l’atleta negli spogliatoi, c’è il ragionevole sospetto che sia stato Cassarà, il quale si trovava in zona nel momento in cui la ragazza faceva la doccia.
Ovviamente è stato disposto il sequestro e l’esame del telefono di Andrea Cassarà allo scopo di accertare se effettivamente contiene il filmato registrato quella sera. Ovviamente il rischio è che all’interno del telefono e su altri dispositivi di proprietà di Cassarà possano essere presenti altri contenuti dello stesso tipo e questo certamente aggraverebbe le accuse a suo carico.
Per ora Andrea Cassarà risulta semplicemente indagato per produzione di materiale pedopornografico: per sapere se le accuse sono fondate o meno bisognerà attendere ulteriori sviluppi legali.