Cosa sta per accadere per il pignoramento, le nuove procedure introdotte dal Fisco al via dal mese di ottobre, cosa cambia per i contribuenti.
Le novità regolamentari in vista per i contribuenti italiani sono di particolare rilievo, il Fisco ha introdotto delle nuove procedure per quanto concerne i pignoramenti. Quindi una questione molto delicata che coinvolge migliaia di cittadini. Il cambiamento coincide con un altro dato da sottolineare.
Si è appena conclusa la procedura di adesione alla rottamazione quater per il pagamento agevolato di cartelle esattoriali e sanzioni ammnistrative in genere. I richiedenti hanno già ottenuto le risposte da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, e in caso di esito positivo, con i prospetti di pagamento delle rate spettanti a partire dal prossimo 31 ottobre. Ma novità coinvolgono i pignoramenti, vediamo di cosa si tratta.
Pignoramenti i cambiamenti introdotti dal Fisco
Conclusa la fase relativa alla rottamazione quater, il Fisco ha ripreso la consueta attività di comunicazioni ai contribuenti circa sanzioni e provvedimenti su posizioni debitorie sospese. Sono in arrivo infatti molti avvisi bonari di adempimento per il saldo e la regolarizzazione delle situazioni di debito, per evitare ulteriori aggravamento con fermi amministrativi e pignoramenti.
In particolare auto, moto, ciclomotori esclusi dalla rottamazione rischiano il fermo amministrativo, le cosiddette ganasce fiscali, in caso di mancano saldo del dovuto. In altre parole di rischia il blocco della circolazione dei mezzi se il proprietario non provvede ai pagamenti richiesti da Fisco. Dunque veicoli effettivamente circolanti possono essere fermati, se il proprietario non salda il dovuto con l’Erario.
La scadenza per evitare le ganasce fiscale è fissata in 30 giorni dalla comunicazione e il fermo amministrativo scatta al termine del periodo indicato e permane fino a quando la situazione venga sanata. Con il fermo amministrativo il mezzo sottoposto alla misura è posto come garanzia del debito. Per evitare il pignoramento a questo punto non resta che pagare o ricorrere per la sospensione del provvedimento.
La sospensione è possibile solo se il veicolo è adibito al trasporto di persone disabili o nel caso di un bene strumentale necessario per l’attività lavorativa, fornendone la prova. Altra novità che coinvolge i contribuenti lo sblocco del nuovo sistema informatico con conseguenti controlli più severi dell’Agenzia delle Entrate. Con la riforma Catarbia le procedure di pignoramento sono cambiate con l’incrocio telematico delle diverse banche dati delle amministrazioni e accertamenti più severi.
La ricerca telematica consente agli ufficiali giudiziari di accedere alle informazioni possedute dalla Pubblica Amministrazione, cominciando dai dati dell’Agenzia delle Entrate, dalle dichiarazioni dei redditi, dalla Certificazioni uniche, dagli atti del Registro e dall’Archivio dei rapporti finanziari. Si sbloccano quindi i pignoramenti di conti correnti, di abitazioni, di beni mobili e immobili.