Quattro giorni lavorativi invece di cinque e più equilibrio tra lavoro e vita privata: sta arrivando la rivoluzione che potrebbe cambiare la vita di milioni di lavoratori.
Se gli Stati Uniti hanno sempre puntato sulla produttività a tutti i costi e sulla totale dedizione al lavoro, anche a costo di sacrificare salute e vita privata, in Europa le cose stanno lentamente cambiando, e in meglio. Soprattutto negli ultimi anni infatti sempre più aziende hanno deciso di mettere in atto una serie di misure per migliorare la vita dei lavoratori e quindi, indirettamente, anche la loro soddisfazione e la loro produttività sul posto di lavoro.
A quanto pare, infatti, coloro che hanno più tempo da dedicare alle proprie famiglie, alle proprie passioni e a se stessi sono anche lavoratori più produttivi, più costanti, meno assenteisti e soprattutto in grado di assicurare performance altissime su periodi più lunghi. Questo significa che migliorare la vita dei dipendenti e dei collaboratori assicura alle aziende un ritorno economico importante e può essere considerato a tutti gli effetti un investimento.
Oltre a questo anche la coscienza ecologica si sta facendo strada a tutti i livelli della politica e dell’economia globale: il risultato è una maggiore attenzione alla sostenibilità climatica di tutte le attività aziendali. Assicurare almeno un giorno la settimana di smartworking ai dipendenti che possono lavorare da casa permetterebbe, ad esempio, di limitare enormemente le emissioni e ridurre l’inquinamento globale.
Ovviamente però iniziative del genere avranno un impatto maggiore se non saranno affidate soltanto all’iniziativa di aziende private ma solo se, invece, saranno coordinate a livello nazionale e internazionale dai vari governi.
L’iniziativa del Governo che sta lasciando senza parole
La Spagna sta dimostrando di essere estremamente all’avanguardia sulle questioni legate alla nuova gestione del lavoro e degli equilibri tra vita professionale e personale dei suoi dipendenti. Nel governo sta infatti maturando la proposta di diminuire la settimana lavorativa portandola a soli quattro giorni la settimana in tutto il Paese.
Si tratta di una proposta nata dalle forze politiche di sinistra, cioè dal Partito Socialista Spagnolo guidato da Pedro Sanchez e dal movimento politico di sinistra Sumar, che vede al proprio vertice la leader Yolanda Diaz. Se i due partiti arrivassero ad avere l’appoggio necessario a metterlo in atto si potrà davvero parlare di una rivoluzione che, dalla Spagna, potrebbe velocemente dilagare in molti altri Paesi Europei.